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Anche sul versante estremo l’Italia da un po’ di anni si sta prepotentemente creando spazio dentro la scena mondiale, con delle band assolutamente valide e di rilievo, che portano avanti con convinzione e dedizione un certo tipo di fare metal estremo che non è secondo a nessuno. Il merito di sicuro va a tutte le formazioni come in questo caso i Kanseil, autori di un album alquanto eccellente sotto ogni punto di vista. Qui si parla di estremismo sonoro, che vede un metal estremo mischiato a delle melodie folk con, al seguito parti vocali pulite seguite da un possente growl, che non si limita a recitare la solita voce cavernosa e brutale, ma riesce a entusiasmare, esaltando l’epicità dei brani. Questo si può già percepire in: La Battaglia Del Solstizio, dove i nostri mostrano cosa sono capaci di realizzare, andando a ricordare tra l’altro la scena europea degli anni ’90, quella degli Storm, Isengard tanto per citare due delle influenze che si possono avvertire in questo brano. Si parla comunque di effimere influenze, perché la personalità di questo lavoro sta soprattutto nel cantano in lingua madre, il che rende il tutto molto particolare e introspettivo. Si capisce che questi giovani ragazzi amano i luoghi dove sono cresciuti, dando omaggio anche ai paesaggi intorno a loro. Il brano Ander De Le Mate prosegue in una veste più dura, il discorso intrapreso all’inizio di questo lavoro. Da segnalare l’utilizzo di strumenti tipici folk che aiutano a smorzare la parte brutale che viene tirato fuori dai loro strumenti. A tratti rocciosi e brutali, con un irresistibile groove come in particolare accade sul brano Orcolat. Non dimenticano mai di inserire una dose di melodia a incorniciare il tutto. Una menzione a parte si deve all’acustica canzone Serravalle, davvero eccezionale nella sua dolcezza, che infonde una atmosfera mistica attorno chi si trova all’ascolto. Questo disco, Fulìsche, con le sue nove canzoni, porterà una ventata di aria fresca all’interno di una scena tanto inflazionata al giorno d’oggi. E sinceramente tutti, compresi addetti ai lavori, avevano bisogno di un disco del genere, uno di quei lavori destinati a far parlare si sé, per via della elevata qualità delle canzoni presenti. Davvero ottima scoperta, band da tenere sotto osservazione e cercando di conoscerla il più possibile, dato che è validissima.
Voto: 9/10
Sandro Lo Castro