“LA GUERRA È IL MIO NEMICO”, UNA MATTINA CON EMERGENCY

DURANTE la mattinata di martedì 13 marzo 2018, nella sede del Liceo Scientifico “Amedeo di Savoia Duca D’Aosta” di Pistoia, si è svolto un incontro organizzato da Emergency, in particolare  dalla presidente del gruppo locale Rossella Miccio, al quale hanno partecipato più di 200 ragazzi/e di diversi istituti della provincia .
Emergency Pistoia è attiva dal 2003 con lo scopo di raccogliere fondi per sostenere le attività di quest’associazione  che offre cure medico chirurgiche alle vittime di guerra e delle mine antiuomo nelle zone del mondo dove ci sono conflitti. Promuove anche il una cultura di pace attraverso incontri nelle scuole, di ogni ordine e grado, e l’organizzazione di eventi culturali aperti a tutti (in biblioteche, teatri ed altri luoghi).
Il tema scelto per l’incontro era quello della guerra nel ventunesimo secolo, da cui il titolo “La guerra è il mio nemico”, e gli studenti avevano il compito di presentare video e letture che mettevano in evidenza la loro idea su di essa.
I ragazzi della 3 BMr del Pacinotti, di cui io faccio parte, hanno preparato un lavoro sulla guerra in Siria (in particolare sulla situazione della città di Aleppo) che consiste nella lettura di due dialoghi in madrelingua: il primo è tra un generale e il suo soldato e il secondo è tra un padre e un figlio siriani.
Nel primo dialogo è presente una conversazione tra un generale e un suo soldato che stanno per bombardare la città di Aleppo. Mentre gli sta chiedendo le coordinate, intravede dei civili nella zona e ordina al soldato di sparare. Il soldato compie l'ordine dato dal suo generale, anche se è contro la sua volontà.
Questo dialogo è stato letto in Inglese ed è tratto da una storia vera. Nel secondo dialogo è presente una nuova conversazione, ma in questo caso è tra una padre e figlio siriani che vivono la guerra come routine. Il figlio gli fa delle domande, chiedendo dove era possibile fuggire, che cos'è la patria ecc., da cui possiamo intuire la situazione difficile vista da un occhio del bambino. Questo dialogo è tratto da una poesia di un poeta siriano.
Spero che questa associazione continui nel suo intento, diffondendo e stimolando simili riflessioni soprattutto tra gli adolescenti che tendono a sottovalutare le pessime condizioni mondiali in cui ci ritroviamo, affinché ognuno possa apprezzare l’importanza di un mondo pacificato.
L’indifferenza generale alla tragedia delle guerre a ogni latitudine è già di per sé una tragedia che deve essere superata, anche parlando del dolore umano che caratterizza tutte le guerre.

R. Laamiri
 









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