Gente de Liguria: Mauro Pagani - Creuza De Ma (2004) & Vittorio De Scalzi - Mandilli (2008)



Due musicisti e due album, uniti innanzitutto dalla lingua, ovvero il dialetto genovese, due musicisti con storie ed esperienze diverse alle spalle: Pagani componente della  PFM prima edizione, poi collaboratore di grandi artisti nonché autore di numerosi album solisti, De Scalzi fondatore e membro dei New Trolls, indissolubilmente legato al gruppo e alle sue numerose incarnazioni. Mauro Pagani e Vittorio De Scalzi si ritrovano accomunati dall'omaggio alla cultura ligure, miscela di suoni, armonie e profumi mediterranei. La scelta del dialetto non è casuale. Mauro non è ligure di origine, ma di adozione: per molti anni al fianco di un genovese doc come Fabrizio De André, ha imparato ad amare questa terra e ad apprendere il suo non facile dialetto. "Créuza de ma" è annoverato tra i vertici della produzione discografica del grande Faber e senza l'apporto basilare di Pagani non sarebbe diventato quel capolavoro amato e stimato a livello internazionale. 

Vittorio De Scalzi è invece un genovese purosangue, così come i suoi amici di mille battaglie, quei leggendari New Trolls che hanno cambiato il modo di fare musica rock in Italia. Anche lui ha deciso di rendere omaggio alle tradizioni della sua terra e di incidere un disco, il primo della sua scarna carriera solista, interamente cantato in dialetto.

Due dischi che hanno molto in comune e dove i parallelismi sono inevitabili. Sarebbe interessante, a questo proposito, conoscere il vostro pensiero.


Mauro Pagani - 2004 - Creuza De Ma


TRACKLIST:

01. Al fajr (non presente in Crêuza de mä - in ebraico Emil Zhrian voce) - 1:55
02. Crêuza de mä - 5:23
03. Jamín-a - 3:26
04. Sidún (cantata in parte in ebraico - Emil Zhrian e in parte in arabo - Mouna Amari) - 5:53
05. Sinàn Capudàn Pascià - 4:55
06. 'Â pittima - 2:49
07. Quantas sabedes (non presente in Crêuza de mä) - 3:09
08. Â duménega - 3:28
09. D'ä mê riva - 3:17 (Andrea Parodi voce)
10. Mégu megún (tratto dall'album "Le nuvole") - 5:20
11. Neutte (non presente in Crêuza de mä) - 3:03


MUSICISTI

Mauro Pagani - voce, bouzouki, od, flauti, violino a plettro, saz
Giorgio Cordini - chitarra, bouzouki, mandolino
Max Gabanizza - basso
Eros Cristiani - tastiera
Mauro Di Domenico - chitarra
Joe Damiani - batteria
Arnaldo Vacca - percussioni
Gavino Murgia - sax


La rilettura di "Créuza de Ma" da parte di Mauro Pagani avviene nel 2004, in occasione del ventennale della pubblicazione del disco registrato con Fabrizio De André. Non solo Pagani ha curato i nuovi arrangiamenti ma, per evitare una pedissequa riproposizione, ha pensato bene di inserire alcuni brani non inclusi nell'album del 1984. Mi riferisco in particolare a “Quantas sabedes”, scritto nel 1981 musicando il testo in galiziano di una “cantiga de amigo” di Martim Codax, poi a “Mégu Mégun”, tratto dal disco “Le nuvole” e, infine, all'inedito “Neutte” che è la traduzione musicata di una lirica del poeta Alcmane (vissuto a Sparta nell’VIII secolo A. C.).  Bellissimo l'intro cantato in lingua ebraica, mentre la traccia 9 è interpretata da Andrea Parodi. Tutti i brani hanno un nuovo respiro. Su tutti svetta lo splendido arrangiamento di "Sidun", cantata in parte in ebraico e in parte in arabo. Grande disco da ascoltare con attenzione per coglierne tutte le sfumature.
PS - ho scelto questa foto di Pagani per la comune passione (mia e sua) per il sigaro toscano. Lo so, non è proprio un messaggio da salutisti, ma che volete farci, bisogna pur vivere...


Vittorio De Scalzi - 2008 - Mandilli


TRACKLIST:

01. Vinçenso 4:43
02.  Gente de Ligûria 5:29
03. Barbon 4:38
04. Äia da respiâ 4:50
05. Stagiuin (intro) 0:48
06. Stagiuin 3:07
07. Centomila navi 6:16
08. Dreuntu de ti 4:10
09. Töe drûe 2:50
10. L’Ægua in to mortâ 4:26


MUSICISTI

Vittorio De Scalzi: voce, chitarre, flauto, pianoforte acustico
Aldo De Scalzi: tastiere, wX7, programming
Andrea Maddalone: chitarre
Federico Bagnasco: contrabbasso, basso elettrico
Giovanni Lo Cascio: percussioni
Edmondo Romano: Sax soprano, clarinetto, low whistle, chalumeau, musette, mizmar, flauti dolci

plus
Mauro Pagani: violino in 1
Sara Versano, Ilaria Buzzone, Maurizio Borzone: viola
Canterini della Vecchia Sturla: voci in 2
Kim Schiffo: violoncello in 2
Marco Fadda: tabla in 5/6
Circle Blue Balcanian Ensemble: fiati in 5/6
Adriano Mondini: oboe in 7
Massimo Trigona: basso fretless in 7
Nourredine Fatty: voce in 8
Mario Crispi: ney, doudouk in 8
Andrea Pandolfo: tromba in 9
Gabriele Cohen: clarinetto in 9
Roberto Liberti: basso tuba, trombone in 9
Marco Canepa: campano in 10
Filarmonica di Cornigliano in 10 (coda)


"Mandilli", come riportato sul sito Aerostella, è il nome del primo album solista di Vittorio De Scalzi che contiene le storie che lui stesso ha raccolto nei suoi viaggi per la Liguria. Mandilli (in dialetto ligure significa "fazzoletti") per l'appunto come fazzoletti trovati in un baule rovistando fra le vecchie cose di una soffitta.  Ogni fazzoletto una storia, ogni storia una canzone. Vincenso e il suo inspiegabile silenzio, il barbone che non ricorda più il suo nome, il ragazzo che è rimasto solo... Questi e altri mandilli sono le storie che Vittorio ha trovato girando tra i paesi della sua terra, “paesi di cui non mi piace rivelare il nome, anche perché la maggior parte di questi si trovano dentro di me”. 

Dieci brani in stretto dialetto genovese, lingua peraltro molto "musicale", dove Vittorio si fa accompagnare da una nutrita schiera di ottimi musicisti. Non poteva mancare Mauro Pagani (e questo segna un altro punto in comune tra i due album) al violino nella prima traccia. Non cercate riferimenti con il passato musicale di Vittorio. Qui lo troviamo in una veste assolutamente inediti e per molti versi sorprendente.

Per concludere vi invito a visitare il sito "La brigata Lolli" che contiene una buona recensione del disco curata da Giorgio Malmone. In attesa di conoscere il vostro giudizio sui due dischi qui proposti, vi lascio con l'oramai abituale buon ascolto


Link Mauro Pagani - Créuza de Ma
Link Vittorio De Scalzi - Mandilli 

Post by George

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