FIRST TIME ON THE WEB
File 1
01. ‘O lupo s’ha mangiato ‘a pecurella
02. Improvvisazione # 1
03. Vico primo Parise n. 8
04. ‘O lupo s’ha mangiato ‘a pecurella (reprise)
File 2
05. Sotto a’ suttana
06. James Senese speech
07. Simme iute e simme venute
08. Sotto e ‘n coppa (part 1)
File 3
09. Sotto e ‘n coppa (part 2)
10. Improvvisazione # 2
TRACKLIST CD 2:
File 3
01. Sangue misto
02. Keyboards & sax solo
03. Vecchie, mugliere, muorte e criature (fade out)
Bonus track
04. Campagna (live 1975)
FORMAZIONE (1976)
James Senese - sax soprano, sax tenore, percussioni
Giuseppe 'Pippo' Guarnera - tastiere
Kelvin Bullen - basso
Franco De Prete - batteria
FORMAZIONE (1975 - bonus track)
James Senese - sax
Franco De Prete - batteria
Mark Harris - tastiere
Tony Walmsley - basso
Poche righe, giusto per tracciare una breve biografia del gruppo, fondato nel 1975 da James Senese, eclettico sassofonista, e dal batterista Franco Del Prete, entrambi provenienti dagli Showmen (già ampiamente presenti sulla Stratosfera). Gli altri componenti della prima formazione sono Mark Harris (piano) e Tony Walmsley (basso e chitarra). Quest'ultimo, dopo la registrazione dell primo LP, abbandona il gruppo per unirsi al Rovescio della Medaglia. La chitarra sparisce ben presto dalla line up, lasciando così spazio ai virtuosismi del sax di Senese. Nella band, prima di dedicarsi alla carriera solista, per qualche periodo ha militato anche Pino Daniele al basso. Il nome Napoli Centrale viene suggerito da Raffaele Cascone (uno dei presentatori della storica trasmissione radiofonica "Per voi giovani") riferendosi alla stazione ferroviaria di Napoli, giusto per indicare il via-vai di gente, corpi e volti diversi in un incontro popolare-culturale che è poi la base da cui parte la musica di James Senese, anch'egli "figlio della guerra", come spesso si definisce.
I Napoli Centrale si distinguono subito all'interno del panorama musicale italiano, con un sound lontano dal prog di quegli anni, ispirato invece da John Coltrane, dal Miles Davis elettrico di "Bitches Brew"e dai due mostri sacri dei Weather Report, Wayne Shorter e Joe Zawinul. Il sound che ne esce è un potente jazz-rock con venature prog, unico nel panorama della musica italiana degli anni '70. Qualche affinità la possiamo trovare col Perigeo, anche se Senese & Co., specie nei concerti live, superano gli schemi delle registrazioni in studio, lasciandosi andare a lunghe articolate improvvisazioni (come nel caso del concerto qui proposto). Il 1975 vede la pubblicazione del primo omonimo disco che si apre con la oramai storica "Campagna". I temi trattati, con testi rigorosamente cantati in dialetto napoletano, sono sostanzialmente dedicati all'emigrazione, alla povertà allo sfruttamento degli operai e degli agricoltori.
Nel 1976 vede la luce "Mattanza", registrato in studio con la presenza di molti musicisti amici, tra i quali il batterista Agostino Marangolo dei Goblin, che dal 1992 in poi, con qualche interruzione, entrerà in pianta stabile nell'organico delle nuove incarnazioni dei Napoli Centrale. Gli anni '70 si chiudono con l'uscita nel 1977 del disco più sperimentale della band, "Qualcosa ca nu' mmore", per la cui realizzazione vengono ingaggiati Pino Daniele al basso e Ciro Ciscognetti alle tastiere. Segue un lungo periodo di silenzio, periodo nel quale James Senese intraprende una carriera da solista, fino all'uscita degli album "Jesceallah" e "Zitte! Sta venenn' 'o mammone", datati rispettivamente 1992 e 2001. L'attività concertistica non è mai venuta meno e ancora oggi James Senese e suoi Napoli Centrali sono presenti sui palcoscenici italiani ed esteri.
Il concerto di Viareggio, della lunghezza di oltre 80 minuti, è ricco di improvvisazioni e di variazioni sui temi proposti, che si discostano non poco dalle registrazioni in studio. L'apertura è affidata a "‘O lupo s’ha mangiato ‘a pecurella", dall'album di esordio, con una jam centrale, un cenno a "Vico primo Parise n. 8" e una ripresa finale del tema principale. I brani tratti da "Mattanza" sono poi i protagonisti del resto del concerto, conditi da lunghe improvvisazioni ora dense di umori free ora più liquide e distese. Anche se ci troviamo di fronte a grandi strumentisti, nessuno escluso, il protagonista assoluto è il sax impazzito di James Senese, vero mattatore in scena e maestro nell'estrarre suoni impossibili dal suo strumento. Non mancano le classiche "Simme iute e simme venute" e "Sangue misto". La registrazione si conclude con "Vecchie, mugliere, muorte e criature", ancora dall'album di esordio. Peccato che il brano venga sfumata nel finale. Probabilmente il concerto proseguiva ancora, magari con "Campagna" proposta come bis. Chissà!
Per non farcela mancare l'ho recuperata da un video del 1975, dove i Napoli Centrale, nella primissima line up, la eseguono dal vivo. Nota tecnica: il concerto è diviso in 4 file (più quello con la bonus track), ognuno dei quali contiene più brani che troverete elencati nelle due tracklist.
Siamo giunti al termine di questa lunga cavalcata dedicata ai Napoli Centrale, a suggellare il raggiungimento del 300° bootleg. Speriamo vivamente di arrivare a quota 400. sempre con il vostro prezioso aiuto. Sono certo che ce la faremo senza problemi.
Buon ascolto da George e da Osel.
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Post & words by George - Music by Osel (thanks)