
In November le ripetizioni non provocano allargamenti organici dei materiali (non c'è microtonalità cangiante come in una The well tuned piano), perciò la sua sistemazione può essere considerata opportunamente anche un centro di gravità sussidiario anche per la modern classical, quel filone molto controverso nella discussione della critica classica odierna. Infatti, posto che Gann è riuscito finalmente ad organizzare una perfomance ed una registrazione disponibile per tutti (nel 2013 mise assieme il nastro originale, la partitura e un progetto discografico di oltre quattro ore), lo stesso conclude che "...given the piece's seminal position in sparking a rebirth of tonality in 20th-century music, I would like to think that the piece will take its place as one of the more influential monuments in musical history as well...".
Per quanto riguarda il box delle 4 registrazioni di November potete rivolgervi al link bandcamp dell'etichetta Irritable Hedgehog (vedi qui); mentre come necrologio di Johnson ho riportato l'articolo del New York Times (qui): in Italia, se faccio eccezione per la menzione del bravo Michele Palozzo sulla sua pagina facebook (in un suo post del 23 dicembre scorso), di Johnson non se ne è parlato da nessuna parte.