Labyrinthus - 1978 - Labyrinthus (vinyl)


TRACKLIST CD 1 (LP 1):

01. Fiction!
02. Parla il Mostro
03. Great Discoteque!
04. The Wager (Part One) La scommessa
05. Dream Of Life
06. Treni Treni...
07. Theseus Song
08. Factory Of Happiness
09. Cosa vuoi?
10. Knowledge Is...
11. Policemen
12. Work's Labour Lost (Faticare)
13. Gifts Of Labyrinth
14. Desires In The Light-City
15. Paradise Suite
16. Anger And Amphetamine
17. MINOS!
18. Oh What A Wonderful City!
19. Minotaurus


TRACKLIST CD 2 (LP 2):

01. Tutto Era Così Vicino
02. Labyrinth Nazi March
03. The Wager (Part Two)
04. Turn Around
05. Turkish Bath
06. She Is Very Beautiful
07. POWER
08. Apotheosis Of Labyrinth (Labyrinthango)
09. Time Of Destruction
10. Big Grave
11. Successss!!!
12. Light Of God
13. Baptism Of Fire (I vendicatori)
14. Ariadne Song
15. Dionysos
16. Fiction!


La storia di questo disco si perde nelle brume del tempo. "Labyrinthus". doppio LP pubblicato dalla Philips nel 1978 è una sorta di opera rock, o per meglio dire di opera disco, vista l'ampia presenza di brani ballabili, disco e funky (con qualche digressione rock), tipici del finire degli anni '70.  Anche se si tratta di una rarità discografica, siamo di fronte ad una sonora porcheria (scusate, mi assumo tutta la responsabilità di questa critica). Il "pastiche musicale" è totale e, sinceramente, la rivisitazione in chiave moderna della leggenda del Labirinto, di Teseo e del Minotauro poteva essere riscritta e interpretata in modo diverso. Ho letto sulla pagina web dell'aurore che "Labyrinthus sarebbe la storia anticipatrice di una realtà oggi diffusa, quella di uno dei tanti migranti dal Terzo Mondo in arrivo verso la Capitale della ricchezza dove compie il suo percorso labirintico per la sopravvivenza e il successo che lo porterà al vertice". Un'idea, una metafora sempre di grande attualità. Le intenzioni erano buone. Peccato per il risultato. Altro dettaglio: vi sarete accorti che quasi tutti i titoli sono scritti in inglese, per dare quel tocco di internazionalità che all'epoca non guastava. I brani sono però sono cantati in italiano. Anche questo particolare non merita commenti.


L'autore di questo concept album, scritto senza dubbio sulla scia dei fasti ottenuti dalle grandi e vere opere rock degli anni '70, è Gianni Munter Damiani, alias Johnny Damiani, vero nome Giovanni Damiani, scrittore, regista e musicista di grande fama. Una vera sorpresa. Vi rimando al suo sito ufficiale che troverete qui  per approfondimenti. 
Insomma, lo so di essere stato drastico. Ascoltate i due LP e poi mi direte. Sono curioso di leggere i vostri commenti e conoscere le vostre opinioni.. Buon ascolto.



Post by George

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