Cari amici della Stratosfera, ben ritrovati in questo inizio 2022. Dopo il doveroso Buon Anno rieccoci pronti a trascorrere insieme i prossimi mesi, come sempre all'insegna della buona musica, magari un po' di nicchia, dei bootleg più interessanti e dei vecchi vinili che molti di voi si prodigano a digitalizzare (noi diciamo "rippare"). Ringrazio fin da subito i numerosi amici e collaboratori che. grazie ai loro preziosi contributi, continuano ad alimentare la Stratosfera. Il 2022 segna l'ingresso nel suo 11° anno di vita. Mica male come longevità per u blog di cultura musicale dedito alla musica italiana. E' pur vero che ogni tanto ci concediamo qualche dissertazione esterofila, con la serie "Historic Concerts". Ma il "core" resta sempre la ricerca e la presentazione di gruppi e musicisti che hanno fornito un contributo significativo, anche se piccolo, al nostro panorama musicale.
Ne sono un esempio i Cabaret du Ciel, i protagonisti del post di oggi, un duo/trio di Treviso che ha preso il nome da uno storico caffè di Parigi inaugurato a Montmartre sul finire dell'Ottocento. I Cabaret du Ciel si costituirono nel 1986 per volontà di Luigi Morosin, decisamente influenzato dalla musica ambient, dagli esperimenti elettronici che vedevano mixatre i suoni dei sintetizzatori con quelli delle chitarre, memore della gloriosa esperienza del Krautrrok (ma che brutto termine!) e dei capiscuola Tangerine Dream della prima ora e Klaus Schulze da solo e con i suoi Ash Ra Tempel. Nel 1989 lo raggiunse Andrea Desiderà. Insieme iniziarono un nuovo approccio musicale basato su strumentazioni elettro-acustiche, sempre all'insegna della sperimentazione. Il duo registrò alcuni demo, rimasti confinati su musicassette: "Solarisation" nel 1988, "Weather Colors" e "Raintears" nel 1991. Nello steso tempo i Cabaret du Ciel iniziarono a suonare dal vivo, accompagnando i loro suoni con video e slideshow multicolori. Un ricordo del leggendario Technicolor Dream del 1967? La stampa locale ne parlò in termini postivi sia per la musica che per il visual. La colonna di queste performance multimediali, "Skies in The Mirror", venne registrata e pubblicata su musicassetta nel 1992.
E qui abbiamo la prima sosta-audio.
Cabaret du Ciel - 1992 - Skies in The Mirror (MC version)
TRACKLIST:
Lato A
a) Hora Aurea
b) The Tightroper Masqued Encounter
c) Skies In The Mirror
d) Staircase To Nowhere (voce Romina Salvadori)
Lato B
a) Falasarna Exposure
b) Hanging Wave
c) T.V. Sky
d) Raintears
La cassetta venne pubblicata dalla Ionisation Tapes nel 1992 e passò del tutto sotto traccia. Solo nel 2018 l'etichetta francese Hybrid Sentimento, dopo la rimasterizzazione dei nastri, pubblicò solo in Francia l'edizione vinile, con una diversa tracklist ed escludendo il brano "Raintears". Bontà loro. Le tracce qui proposte riportano direttamente alle sperimentazioni elettroniche dei corrieri cosmici teutonici. In "Stairecase To Nowhere" abbiamo il piacere, si fa per dire, di ascoltare i vocalizzi di Romina Salvadori (che ritroveremo negli estAsia nel 1997 con il loro unico album "Stasi" postato qui.
Bei suoni, ma ascoltati oggi sono decisamente un po' noiosi. Sicuramente lo spettacolo multimediale era di tutt'altro effetto. Nel 1993 una nuova vocalist si aggiunge al duo: si tratta di Silvia Marton che fornisce un prezioso impulso al cambiamento di stile. La svolta prog elettronica si chiama "Blue Form".
Cabartet du Ciel - 2000 - Blue Form (CD)
TRACKLIST:
01. Under Scan - 6:01
02. Suspendu en l'air - 4:52
03. Shedoling - 3:13
04. Sirens - 5:19
05. Sentimental Act - 4:15
06. Nimue - 8:55
07. Sin - 4:09
08. Borderline - 3:25
09. Captivity - 4:42
10. Blue Return - 3:25
FORMAZIONE
Andrea Desiderà - keyboards, programming, percussions
Silvia Marton - vocals
G. Luigi Morosin - fretted & fretless bass, electric & acoustic guitars,
additional keyboards
with
Mauro Beggio - drums, percussions, additional bass
Alex De Rosso - electric guitar
Consuelo Marcon - violin
Luigi Stefanini - additional bass, guitar & percussions
Giorgio Ricci - sampling in "Under Scan"
Renzo Moretto - additional guitar in "Suspendu en l'air"
Bonus CD - Cabaret du Ciel - Live & Improvisation (2021)
TRACKLIST:
01. Skydiver
02. Golden Touch
03. The Breath of Infinity
04. Solar Field
Si tratta di un mini concerto, una live premiere che ho pescato su Youtube (su unica traccia), dove i redivivi Cabaret du Ciel (Morosin, Ricci e Desiderà) dopo 28 anni dalla registrazione di "Blue Form" ritornano a suonare, sia in studio che dal vivo. Vengono proposti 4 brani, due tratti da "The Breath of Infinity" (tracce 1-4) e due inediti (tracce 2-3). Se volete leggere un'intervista pubblicata sul sito Infinity Jest in occasione del loro ritorno sulle scene, cliccate qui
Siamo giunti alla fine di questo lungo e articolato post. Spero che abbiate gradito questo regalo nella calza della Befana. Vi saluto e...naturalmente... buon ascolto.
LINK Skies in The Mirror
LINK Blue Form
LINK Live & Improvisation
Post by George