Back To The Goblin - 2005 - Back To The Goblin

 

TRACKLIST:
01. Victor – 2:30
02. Dlen Dlon – 5:11
03. Bass Theme in E – 4:15
04. Hitches – 5:32
05. Japanese Air – 6:57
06. Sequential Ideas – 5:58
07. Lost in the Universe – 5:20
08. Magic Thriller – 4:57


FORMAZIONE

Massimo Morante: chitarre
Fabio Pignatelli: basso, tastiere
Agostino Marangolo: batteria
Maurizio Guarini: tastiere


Premessa by George
Apro il post ringraziando il sodale amico Frank-One per avere contribuito a farmi riscoprire questo splendido album dei Back To The Goblin (una delle numerose incarnazioni dei Goblin) che da tempo giaceva nei miei achivi. Frank-One ha però fornito il suo importante contributo inviandomi un file con la sua personale recensione, originale e precisa come sua abitudine. Detto questo passo a lui la palla.

Recensione by Frank-One
Nel 2005 un mio carissimo amico mi chiamò per dirmi : “Hai visto? E’ uscito un nuovo album dei Goblin!”. Immediatamente mi attivai, ma compresi che qualcosa di strano stava accadendo: prima di tutto il CD (a quel tempo era disponibile solo questo formato) non si trovava nei negozi di mia abituale conoscenza e frequentazione (eravamo ancora lontani dai vari Amazon, IBS, ecc.). Inoltre l’album non era a nome Goblin, bensì “ Back to the Goblin “, nome del gruppo e titolo dello stesso album, ma ero già abituato ai New Trolls e da poco tempo anche alle Orme, per cui non me ne curai più di tanto. Inoltre dovetti ordinarlo in Canada, e qui chiedo scusa ma la memoria mi fa difetto, forse dallo stesso Maurizio Guarini. Prendetelo con beneficio d’inventario. Quando mi arrivò mi trovai di fronte ad un lavoro veramente bello, sovente dimenticato se persino un grande intenditore come il mio “amico” Mox Cristadoro nella sua rubrica su Youtube, "Il lato oscuro", nell’episodio n. 14 dal titolo: “ Universo Goblin “ dedicato al grande gruppo ed in particolare ai progetti paralleli, purché non colonne sonore (quindi Cherry Five, Flea, Flea on the Honey, Etna ma anche Roller, il Fantastico viaggio del Bagarozzo Mark, Volo, che potete ascoltare qui) non fa menzione di questo Back to the Goblin. 


L’album a me ricorda tantissimo "Roller", con brani freschi ed inediti, uno solo cantato (Hitches). La formazione è proprio quella di "Roller", con l’assenza del solo Claudio Simonetti. Ma ho trovato interessanti le note interne scritte in inglese che vi riporto tradotte in lingua italiana, seppur in una veste più succinta: "L’idea venne un paio di anni prima a Massimo Morante e Fabio Pignatelli sviluppando alcune tracce su idee originali precedenti degli stessi Massimo e Fabio. Fabio inizialmente si prese in carico la costruzione dei brani con dei “partners” temporanei per quanto riguardava le tastiere e la batteria. In seguito Fabio e Massimo contattarono Agostino Marangolo per suonare la batteria, portando così il suo contributo all’evoluzione dei brani. E fu in quella fase del progetto che Fabio e Massimo contattarono Maurizio Guarini per formare nuovamente la band. E così Maurizio, che viveva in Canada, abbracciò il progetto aggiungendo nuove tastiere o modificando le precedenti, e proponendo una nuovo brano, Victor. Così nel 2005, trent'anni dopo la prima apparizione dei Goblin, Massimo Fabio Agostino e Maurizio su idea di Massimo formarono i Back to the Goblin. Tutto il lavoro di computer, digital editing e mixaggio fu preparato da Fabio Pignatelli nel suo studio di Roma che fu quindi scelta come punto base per il lavoro. Qui Massimo e Fabio suonarono basso e chitarre, mentre Agostino suonò la batteria nel suo studio. Maurizio volò a Roma diverse volte sia per suonare dal vivo con la band, sia per portare registrazioni e lavori preparati prima nel suo studio in Canada. Furono aggiunte tracce con tastiere, assoli, voci, batterie negli studi di Maurizio ed Agostino tramite internet , il tutto finalizzato infine da Fabio e trasferito tramite “chat – conferencing” per il prodotto definitivo." (P.S. Non dimenticate che era il 2005).


Molti anni dopo qualcuno, non credo i nostri quattro eroi, stampò anche un’edizione in vinile del CD, versione che io trovai addirittura in Grecia. E’ tutto. Vi auguro buon ascolto con questo lavoro non proprio a nome Goblin, ma che a me ricordò tantissimo, come già detto, quel meraviglio album che fu Roller. 



Post by George - Words by Frank-One

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