Mister Paperrock Orchestra - 1978 - Il brutto anatroccolo (vinyl)


TRACKLIST:

Lato A
01. Overture 
02. Marcia Funky 
03. Solo 
04. Persuasione 
05. La Fatrega

Lato B
01. Il processo 
02. Grazie 
03. Sembrava così naturale 
04. E il treno va


FORMAZIONE:

Luigi Perrella (voce)
Giulia Crocini (voce)
Liana Bontempo (voce)
Ilario Bontempo (chitarra)
Lucio Burolo (tastiere)
Licio Granata (basso)
Pino Fontana (batteria)
Fulvio Novak (percussioni)


Totalmente assente per anni sul web, all'improvviso, con grande sorpresa troviamo questo rarissimo LP sia sul canale Youtube del nostro amico Jack Beatrici che sul blog "Central do Prog" (anche se in quest'ultimo caso è difficile da scaricare). Vista anche la lunga permanenza nella nostra wishlist non potevamo esimerci dal postarlo sulla Stratosfera. 
Pescando dalle notizie pubblicate su vari siti, integrandole con i miei giudizi personali,  vediamo di ricostruire la storia di questo introvabile album. I Mister Paperrock Orchestra, band "fantasma" con all'attivo questo unico disco,  registrarono le nove tracce dal 21 al 26 di luglio 1978 a Udine, nello studio di registrazione SRM. L'estrema rarità consiste nel fatto che ebbe una distribuzione locale con una tiratura di sole 100 copie.


"Il brutto anatroccolo" è un concept album con testi assolutamente non banali che intendevano denunciare la società italiana di quegli anni. In Italia, nel 1978, uscivano dischi come "Gli dei se ne vanno, gli arrabbiati restano" degli Area, "Rimini" di Fabrizio De André, "De Gregori" di Francesco De Gregori. Ma era anche l'anno dei figli delle stelle e della febbre del sabato sera. Di tutto un po'. Il progressive stava languendo, il punk si era affermato e in Italia trovavano ancora spazio la canzone politica. In questo marasma musicale i Mister Paperrock Rock (già il nome è dissacrante) si ritagliarono uno spazio mischiando sonorità differenti, che andavano dal funky, all'hard rock, al rock acustico. Se i due brani iniziali, con tanto di coretti femminili, ci riportano ai Flora, Fauna e Cemento, la sorpresa giunge con "Solo", un grande blues sorretto dalla chitarra (magnifica) di Ilario Bontempo. Altro grande brano è "La Fratega", la strega,  aperto dalla chitarra acustica con un bel duetto di voci e un altrettanto bell'insetto di tastiere. In assoluto la traccia più prog dell'intero disco. Gli altri brani sono più "leggeri", ma non stonano nell'economia complessiva dell'album. 


I testi, ascoltati oggi, sono piuttosto ingenui, ma vanno contestualizzati in un'epoca difficile per la storia italiana. Il brutto anatroccolo può essere la storia di ognuno di noi, come premesso nell'Overture. Tutti i brani dell'album sono firmati dal chitarrista Ilario Bontempo e dal sassofonista degli Andromeda, Eddy Meola. Il disegno di copertina è del cantante Luigi Perrella. Infine, due parole sulla formazione, composta da ben otto elementi, tra musicisti e vocalist. Complessivamente si tratta di un buon album che avrebbe meritato di uscire allo scoperto anziché restare sotto traccia, nei meandri più oscuri della produzione discografica italiana. Rendiamogli giustizia. Ringrazio infine Jack Beatrici per avere avuto il merito di scovare questo raro gioiellino. Buon ascolto. 



Post by George

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