La lunga storia musicale di Alberto Radius affonda le radici negli anni '60, con I Quelli, embrione della futura Premiata Forneria Marconi, nella quale anche Radius militò per breve tempo, agli esordi, sostituendo Franco Mussida impegnato a servire la patria. Seguirà la grande abbuffata di successi con la Formula 3, band a cavallo tra canzone e venature prog, legata a doppio filo con la Numero Uno e con l'accoppiata Mogol-Battisti. "La grande casa" del 1973 segnò lo scioglimento della Formula 3. Le pagine si riapriranno nel 1990, con la reunion del trio. Altro grande gruppo, che ebbe purtroppo vita breve, fondato da Alberto Radius inseme a Mario Lavezzi, Vince Tempera, Gabriele Lorenzi, Bob Callero e Gianni Dall'Aglio fu Il Volo. Due soli album, l'omonimo nel 1974 e "Essere o non essere" nel 1976. Ma questa è una storia che già conosciamo.
In mezzo a cotanto fervore musicale, Radius riuscì a realizzare una serie di album come solista, ad iniziare da quella meraviglia che fu "Radius" (1972), una sorta di jam session con la presenza di amici musicisti del calibro di Demetrio Stratos, Giulio Capiozzo, Patrick Djivas, Franz Di Cioccio, Vince Tempera e altri ancora. Lo ritroverete qui , in questo lontano post del 2012.
Alberto Radius - 1976 - Che cosa sei
TRACKLIST
01. Che cosa sei – 3:59
02. L’asino – 3:59
03. Il respiro di Laura – 5:14
04. La metà – 5:09
05. Sound – 3:43
06. Salamoia – 3:46
07. Suoni – 4:49
08. Zenit – 4:09
09. Popstar – 4:02
FORMAZIONE
Alberto Radius – voce, chitarra, sintetizzatore
Oscar Rocchi – pianoforte
Mauro Spina – batteria
Stefano Cerri – basso
Loredana Bertè, Marcella Bella – vocalist in Popstar
In questa sede esamineremo la produzione discografica di Alberto Radius come solista legata agli anni '70. Una trilogia che inizia nel 1976 con "Che cosa sei", per proseguire l'anno successivo con "Carta straccia", per concludersi nel 1979 con "America Good-Bye". Nel 1976 l'annuncio di un nuovo album solista di Alberto Radius creò molte aspettative; peccato che andarono deluse. L'unico brano che ottenne un discreto successo fu quello che diede il titolo al 33 giri, posto in apertura del lato A. Il disco risulta un po' fiacco, senza spunti degni di interesse, troppo spostato sul genere canzone e ancora troppo figlio della produzione Mogol-Battisti (anche se il disco viene pubblicato dalla CBS). Nonostante la presenza di ottimi musicisti quali il bassista Stefano Cerri e il batterista Mauro Spina, il disco non convince, nemmeno al secondo ascolto. La chitarra di Radius, nonostante le potenzialità del musicista, resta sotto tono. L' elemento migliore resta la copertina, disegnata da Mario Convertino. Dall'album viene tratto un 45 giri con Che cosa sei / Il respiro di Laura. "Discogs" informa che il disco è stato ristampato in CD per ben tre volte (1982, 1993 e 2005) solo per il mercato giapponese.
Alberto Radius - 1977 - Carta straccia
TRACKLIST:
01. Ricette
02. Celebrai
03. Pensami
04. Carta straccia
05. Stai con me, sto con te
06. Nel ghetto
07. Quando il tempo sarà un prato
08. Un amore maledetto
09. Non ti ricorda il vento
FORMAZIONE
Alberto Radius – voce, chitarra
Tullio De Piscopo – batteria, percussioni
Julius Farmer – basso
Roberto Carlotto – tastiera
Stefano Pulga – tastiera
Franco Graniero – tastiera
George Aghedo – congas
Claudio Pascoli – sax
"Carta straccia", a differenza di quello precedente, è un album decisamente maturo, sia nei testi che nelle musiche e rappresenta il vertice della produzione discografica di Alberto Radius negli anni '70. Emerge innanzitutto un giusto equilibrio tra sonorità elettriche ed acustiche e anche le parti vocali sono decisamente più curate. Parte del merito va ai musicisti che accompagnano Radius in questa avventura, alcuni dei quali con esperienze prog alle spalle. Il riferimento è al batterista Tullio De Piscopo (NT Atomic System) e al tastierista Roberto Carlotto (ex Hunka Munka). I brani sono arricchito dalla presenza del sax di Claudio Pascoli e dal gran lavoro di basso elettrico di Julius Farmer. L'album contiene il brano "Nel ghetto", che ebbe ampio successo anche nelle discoteche e divenne anche un 45 giri (lato B, "Pensami"). L'ultima ristampa in CD di "Carta straccia" risale al 2011.
Alberto Radius - 1979 - America Good-Bye
TRACKLIST:
01. America Good-Bye
02. Poliziotto
03. California Blll...
04. Il buffone
05. Coccodrilli bianchi
06. Patricia
'7. Giù
08. Las Vegas
FORMAZIONE
Alberto Radius – voce, chitarra
Tullio De Piscopo – batteria, percussioni, timpani
Julius Farmer – basso
Sante Palumbo – tastiera, pianoforte, Fender Rhodes
Gigi Tonet – sintetizzatore, ARP
George Aghedo – congas
Giorgio Baiocco – sax
La trilogia si chiude più che degnamente nel 1979 con "American Good-Bye" che segue le orme di "Carta straccia". Brani ben costruiti, la chitarra di sempre grintosa, una band parzialmente riconfermata che sostiene le otto tracce. Da sottolineare l'ingresso di Sante Palumbo alla tastiere che, insieme ad Alberto Radius, cura tutti gli arrangiamenti.
Una buona recensione dell'album è stata pubblicata sul sito "OndaRock". Vi invito a leggerla cliccando qui. L'unica ristampa in CD, ad opera della CGD, risale a 20 anni fa.
La carriera solista di Alberto Radius, tra alti e bassi, proseguirà fino agli anni 2000. Risale al 2017 la sua ultima prova discografica ("Antichi amori").
Bonus CD
Alberto Radius - "Jeans Concerto" - RAI 2 - 11.03.1979
TRACKLIST:
01. Nel ghetto (con presentazione di Michel Pergolani)
02. Coccodrilli bianchi
03. Giù
04. Patricia (con presentazione di Michel Pergolani)
05. America Good-Bye
06. Poliziotto
07. Il buffone
08. Finale (strumentale)
FORMAZIONE
Alberto Radius - voce, chitarra elettrica, chitarra acustica
Oscar Rocchi - tastiere
Luigi Tonet -synth
Sante Palumbo - pano elettrico Yamaha, synth
Sergio Farina - chitarra elettrica
Julius Farmer - basso elettrico
Tullio De Piscopo - batteria
Ed eccoci al cadeau finale, un ottimo concerto live trasmesso da RAI 2 in data 11 marzo 1979. Forse vi ricorderete di "Jeans Concerto", una serie di live show presentati da Michel Pergolani (lo sentirete nella registrazione). Grande formazione ad accompagnare un Alberto Radius in splendida forma. Dopo l'apertura con "Nel ghetto", Radius sciorina gran parte dei brani contenuti in "American Good-Bye", in versioni piuttosto fedeli agli originali.
Siamo giunti alla conclusione di questa lunga cavalcata sulla produzione solista di Alberto Radius negli anni '70. Il post ha richiesto parecchio tempo e questo giustifica il lungo intervallo intercorso dall'ultima pubblicazione su queste pagine. Speriamo che ne sia valsa la pena.
Buon ascolto
Siamo giunti alla conclusione di questa lunga cavalcata sulla produzione solista di Alberto Radius negli anni '70. Il post ha richiesto parecchio tempo e questo giustifica il lungo intervallo intercorso dall'ultima pubblicazione su queste pagine. Speriamo che ne sia valsa la pena.
Buon ascolto
LINK Che cosa sei (1976)
LINK Carta straccia (1977)
LINK America Good-Bye (1979)
LINK Jeans Concerto (1979)
Post by George