Le antologie della Stratosfera vol. 39 - Mia Martini - Prima della collina: 1963-1971



Il 4 novembre 1971 la RCA Italiana pubblicava il 33 giri di esordio di Mia Martini, intitolato "Oltre la collina", uno dei dischi più importanti di quel periodo che segnò una svolta fondamentale per la carriera artistica della cantante. E' un disco semplicemente splendido che non mi stancherò mai di riascoltare. Dodici brani che trattano di temi forti e fondono dolcezza  (Gesù è mio fratello - Nel rosa (cover di Into White di Cat Stevens) e ruvidità (Padre davvero - Ossessione), le due facce della medaglia che caratterizzano la grande duttilità della voce di Mia Martini. L'album contiene anche una personale versione di The Lions Sleeps Tonight, con Mia accompagnata, per l'occasione, dai Four Kents. "Oltre la collina" è stato postato su questo blog nel 2013.


Ma chi era Mia Martini "prima della collina"? Una cantante dalla storia musicale molto lunga che affonda le radici negli anni '60. Mi sono allora cimentato, nello scorcio di fine agosto, in questa ricostruzione storica del percorso musicale di Mimì Berté, dai primi singoli di matrice beat fino all'incontro con I Posteri (alias La Macchina), raggruppando le registrazioni che precedettero l'uscita del primo album ufficiale. Il tutto condito con quella bella registrazione live. Inutile nascondere la profonda stima e ammirazione che ho sempre nutrito per Mia Martini, come donna e come cantante. Purtroppo ci ha lasciati troppo presto, in quell'oramai lontano 12 maggio 1995.

Ho suddiviso questo "famigerato superpost" (chiedo venia) in tre sezioni:  Mimì Berté 1963-1969, Mia Martini e La Macchina (ma non solo) in versione studio), Mia Martini con e senza la Macchina in versione live. Tutto ciò detto, iniziamo il nostro viaggio.


Parte 1 - Mimì Berté: gli esordi (1963-1969)


Mia Martini, nome d'arte di Domenica Rita Adriana Berté, nasce a Bagnara Calabra nel 1947. Il padre, con cui avrà un rapporto particolarmente difficile, è un insegnante di greco e di latino. La minore delle quattro sorelle non necessita di presentazioni, in quanto trattasi di Loredana Berté. La giovane Mimì (nomignolo con cui viene chiamata in famiglia) vive la sua infanzia nelle Marche, a Porto Recanati, località carica di storia e di cultura. Appassionata di musica e di canzoni, come in tutte le belle storie che si rispettano, inizia a cantare nelle feste e nelle balere. La svolta porta la data del 1962, quando riesce a convincere la madre, anch'essa insegnante, ad accompagnarla a Milano in cerca di un'audizione. Dopo gli inevitabili NO, Carlo Alberto Rossi, autore e discografico, decide di lanciare la quasi sedicenne Mimì come "ragazzina yé-yé", sulla scia della moda musicale del momento.Il look delle foto sottostanti ne sono una conferma.


Il primo 45 giri, inciso nel 1963 per la Car Juke Box, contiene due cover, I miei baci non puoi scordare e Lontano dal resto del mondo. La produzione discografica anni '60 consiste in sei 45 giri, che coprono l'arco temporale 1963-1969, con una pausa discografica nel 1967 e 1968. Da segnalare nel 1964 una apparizione di Mimì Berté nella trasmissione Teatro 10, dove presenta la canzone Ed ora che abbiamo litigato. Tutti i singoli (ad eccezione di quello del 1969), di chiara matrice beat e melodica, sono stati raggruppati molti anni dopo in alcuni 33 giri.

1963 - Gianni Rivera con Mimì Berté

Il successo stenta ad arrivare e così la giovane Mimì, insieme alla sorella Loredana, si trasferisce a Roma dove, insieme a Renato Zero,  forma un trio musicale. I tre si guadagnano da vivere con un impiego presso il sindacato cantanti e cantautori. Nel 1969 il primo dramma della sua vita: Mimì deve scontare quattro mesi di carcere a Tempio Pausania, in Sardegna, per essere stata scoperta in possesso di una sigaretta di marijuana nel corso di una serata. All'epoca la tolleranza era zero. L'esperienza della reclusione la segnerà profondamente per il resto della vita. Chiusa questa brutta pagina Mimì incide nel 1969 un 45 giri (che non verrà pubblicato) dopo due anni di silenzio. un disco che rappresenta musicalmente una fase di transizione. Arriva così il 1970 e con esso la svolta.


Le copertine dei singoli anni Sessanta

1° singolo  - 1963 (NB il 2° singolo ha la stessa copertina)
3° singolo  - 1964
4° singolo - 1964
5° singolo - 1966
rara copertina del singolo Insieme / Lontani da resto del mondo pubblicato in Giappone nel 1964
Mimì Berté - Mimì Berté (LP, 1991 - fuori catalogo)


TRACKLIST:

01. I miei baci non puoi scordare (You Can Never Stop Me Loving You) - 1963
02. Lontano dal resto del mondo (I Want To Stay Here) - 1963
03. Insieme - 1963
04. Let Me Tell You - 1963
05. Il magone - 1964
06. Le scintille - 1964
07. Ed ora che abbiamo litigato - 1964
08. Non pentirti dopo - 1964
09. Quattro settimane - 1966
10. Non sarà tardi - 1966


La prima compilation dedicata a Mimì Berté risale al 1991 e viene pubblicata dalla Geri Record in tiratura limitata. Si tratta di un disco, da anni fuori catalogo e molto ricercato dai collezionisti (quotazione ebay intorno ai 100 euro), che raccoglie tutti i singoli - lato A e lato B - pubblicati dal 1963 al 1966, in ordine rigorosamente cronologico. Rimane escluso il 45 giri del 1969, Coriandoli spenti / L'argomento dell'amore, non immesso ufficialmente sul mercato.

Link

Mimì Berté - Mimì Berté (CD, 1996)


TRACKLIST:

01. Come puoi farlo tu
02. Non pentirti dopo
03. Ed ora che abbiamo litigato
04. Evviva il surf
05. Se mi gira l'elica
06. Il magone
07. Mi dicono
08. Lontani dal resto del mondo
09. I miei baci non puoi scordare
10. La prima ragazza
11. Insieme
12. Let Me Tell You
13. Samba di una nota
14 Soli / Desafinado / Ombrello blu


Bonus Tracks - singolo del 1969
15. Coriandoli spenti (lato A)
16. L'argomento dell'amore (lato B)



Questo CD, pubblicato dall'etichetta On Sale Music nel 1996, ha il pregio di raccogliere parte dei 45 giri degli anni '60 con l'aggiunta di una serie di brani inediti, rimasti per anni nel cassetto forse in attesa di essere pubblicati su un 33 giri che non ha mai visto la luce. Di seguito troverete il booklet con la descrizione delle 14 tracce.  Per completare la discografia anni '60 di Mimì Berté ho posto, come bonus tracks, l'ultimo singolo inciso nel 1969,  di cui la stessa Mimì è coautrice. Il disco non venne mai commercializzato a seguito delle disavventure giudiziarie della cantante. Le poche copie originali in circolazione sono molto ricercate dai collezionisti. 

Negli anni a seguire verranno pubblicate altre raccolte contenenti le prime incisioni di Mimì Berté. I due album qui postati sono a mio avviso i migliori in assoluto perché raccolgono l'opera omnia di questo primo periodo.




 

Part 2 -  Mia Martini e La Macchina: studio tracks 1971


"...e con mia madre dormivi nel fieno, anche in aprile, e di me era piena. Padre davvero... sarebbe grande, sentire il parere della tua amante..." 

La svolta musicale di Mimì Berté avviene nel 1970. Determinante è l'incontro con l'avvocato Alberigo Crocetta, produttore discografico e scopritore di talenti come Patty Pravo e Mal, nonché fondatore del celebre Piper. Crocetta decide di lanciare subito la cantante pensando al mercato internazionale e inventando lo pseudonimo "Mia Martini": Mia come Mia Farrow (attrice da lei prediletta), e Martini scelto fra i tre nomi italiani più famosi all'estero (spaghetti, pizza e Martini). Il suo look si fa più zingaresco, caratterizzato dai numerosi anelli e dall'immancabile bombetta. 


Premessa: I Posteri alias La Macchina (1971)
Le informazioni riguardanti i Posteri sono piuttosto scarne. Sul sito "beatsessanta.it" sono pubblicate alcune loro fotografie. Il gruppo era composto da Riccardo Caruso (voce e tastiere),  Giorgio Dolce (chitarra),  Giovanni Baldini (basso) e Daniele Cannone (batteria). Questi quattro ragazzi originari della Versilia iniziarono  a suonare al Piper  di Viareggio facendo da supporto ai vari gruppi che si esibivano nel locale. Musicalmente non erano secondi a tanti altri gruppi più noti di quel periodo anzi... pare che suonassero alla grande.



Intorno al 1970 incontrano Mia Martini che canta al Piper. In quella occasione la cantante li ingaggia come proprio gruppo. Per qualche mese il nome di Mia Martini, come dimostra il manifesto pubblicato qui sotto, vine associato ai Posteri. Nel giugno 1971 vincono il Festival di Avanguardia e Nuove Tendenze di Viareggio. Per l'occasione i Posteri sono costretti a cambiare nome: nasce così La Macchina. Insieme a Mia Martini incidono  quattro brani, rimasti a lungo inediti: due cover dei Beatles (molto amati da Mia Martini), We Can Work It Out e I've Got a Feeling, No Sugar Tonight dei Guess Who e  Funk 49 della James Gang. Quattro brani dal suono potente, molto rock, con la voce di Mia Martini semplicemente stupenda. Non per nulla venne considerata "la Julie Driscoll italiana". I quattro brani verranno pubblicati sul doppio CD antologico dal titolo "Straniera" nel 2014.


Sempre nel 1971 Mia Martini incide altri brani, rimasti inediti all'epoca e pubblicati anni dopo su alcune raccolte antologiche. La ricostruzione "storica" che vi propongo li raggruppa sotto un unico cappello. Gli altri inediti sono Così sia (pubblicato nel 2006 sul disco postumo "I colori del mio universo") e E l'amore va (composto dalla stessa Mia, un outtake di "Oltre la collina", caratterizzato da un intro che ricorda "With a little help from my friends" nella versione di Joe Cocker). 


Il 33 giri "Oltre la collina" viene preceduto dalla pubblicazione di due singoli, Padre davvero (sempre con La Macchina) e Gesù è mio fratello. Padre davvero, con testo di Piero Pintucci e musiche di Antonello De Sanctis, tratta di un conflitto generazionale tra padre e figlia, e viene subito giudicato "dissacrante" dalla censura radio-televisiva. Ma l'interpretazione, assolutamente innovativa, riscuote parecchio interesse, tanto da ottenere la vittoria, come già ricordato, al Festival di Musica d'Avanguardia e Nuove Tendenze di Viareggio e un grosso successo al Cantagiro 1971. Il testo, pur non essendo scaturito dalla penna di Mia, viene subito fatto proprio dalla cantante, in quanto molto rispondente al suo conflittuale rapporto con la figura paterna. I Signori Censori, nella versione presentata in televisione, pretendono una variazione del testo, rispetto a quello presente sul disco (e indicato qualche riga più sopra in apertura di questa sezione 2. Ecco la modifica imposta:

...e con mia madre giocavi ad un bel gioco, mano per mano, e la luna era piena.
Padre davvero... dai i tuoi consigli, all'altra donna e agli altri tuoi figli...

Ascolterete la versione "censurata" nella sezione 3, contenete i live.
Sul retro del primo 45 giri appare Amore.. amore.. un corno, altro brano d'impatto scritto da un giovanissimo Claudio Baglioni e da Antonio Coggio. Il brano anticipa il tema dei rapporti laceranti con gli uomini, della donna oggetto, della solitudine e della fragilità, temi ripresi e amplificati qualche anno dopo in Minuetto e Piccolo uomo.


Dopo il singolo Padre davvero, pubblicato nel mese di giugno, segue Gesù è mio fratello, uscito nell'ottobre dello stesso anno, E' uno dei brani più belli, delicati ed intensi mai registrati da Mia Martini. L'autore è ancora una volta il giovane Claudio Baglioni, che inaugura così il suo filone spirituale. Il brano è musicalmente complesso, con partiture, effetti sonori e cori tali da renderlo improponibile dal vivo. Baglioni pubblicherà la sua versione qualche anno dopo, nel 1977, all'interno del 33 giri "Solo". Sul lato B trova posto la profetica Lacrime di marzo. Tutti e quattro i brani di questi 45 giri confluiranno in "Oltre la collina", pubblicato nel mese di novembre. Come piccolo omaggio ho postato la versione dell'autore di Gesù è mio fratello, col titolo leggermente cambiato in Gesù caro fratello. Fate voi i confronti tra i due brani. Personalmente non mi dispiace la versione di Baglioni cantata in romanesco, anche se resta distante anni luce dalla grazia, la delicatezza e l'intensità dell'interpretazione resa di Mia Martini. 


TRACKLIST:

01. We Can Work It Out (demo con La Macchina)
02. I've Got A Feeling (demo con La Macchina)
03. No Sugar Tonight (demo con La Macchina)
04. Funk 49 (demo con La Macchina)
05. Così sia (inedito)
06. E l'amore va (outtake da "Oltre la collina")
07. Padre davvero (lato A, 45 giri, 1971 - con La Macchina)
08. Amore...amore...un corno! (lato B, 45 giri, 1971 - con La Macchina)
09. Gesù è mio fratello (lato A, 45 giri, 1971)
10. Le lacrime di marzo (lato B, 45 giri, 1971)
Bonus Track
11. Gesù caro fratello - versione di Claudio Baglioni dall'album "Solo", 1977)




Parte 3 - Mia Martini: live tracks 1971

Mia Martini e La Macchina- Festival d'avanguardia e nuove tendenze
Premetto che sono veramente rare le registrazioni live di Mia Martini risalenti al periodo pre "Oltre la collina" Su Youtube qualcosa però si trova e ho cercato di assemblarle in questa terza sezione. Ve le presento in ordine cronologico. Seguirà la descrizione. Intanto vi propongo una sequenza di immagini di Mia Martini con il gruppo La Macchina al 10° Cantagiro.





TRACKLIST:

01. Padre davvero - Festival d'avanguardia e nuove tendenze di Viareggio (27 maggio - 2 giugno 1971) - Frammento n. 1
02. Padre davvero - come sopra - Frammento n. 2
03. Ooh Poo Pah Doo / Amore...amore...un corno! / Padre davvero - 10° Cantagiro (22 giugno - 10 luglio 1971)
04. Let The Sunshien In (Mia Martini ai cori) - Lucio Battisti & Friends  in "Tutti insieme" (31 luglio 1971)
05. Proud Mary (Mia Martini ai cori) - come sopra

Lucio Battisti & Friends - Tutti insieme
Purtroppo negli archivi RAI non sembra esistere (almeno al momento, ma chissà che un giorno o l'altro Teche Teche Te non tiri fuori qualcosa di buono) la registrazione del Festival d'avanguardia e nuove tendenza di Viareggio edizione 1971, che ebbe luogo dal 27 maggio al 2 giugno. In circolazione troviamo soltanto due frammenti della versione live di Padre davvero, vincitrice del festival. Li ho postati entrambi. Il primo frammento confina pochi secondi del brano in coda al servizio televisivo, mentre il secondo assembla due diverse registrazioni, di qualità sonora diversa.

Il live più pregevole è sicuramente l'esibizione integrale di Mia Martini con La Macchina al 10° Cantagiro, presentato dai mitici Nuccio Costa e Daniele Piombi. L'edizione 1971 del Cantagiro si tenne dal 22 giugno al 10 luglio. La RAI riprese il set di Mia Martini che, per l'occasione, aprì con una superba versione di Ooh Poo Pah Doo di Wilson Pickett, seguita da Amore...amore...un corno e da Padre davvero (nella versione epurata). Su Youtube troverete anche il video. 


La sezione live si conclude con due brani tratti dallo special di Lucio Battisti & Friends "Tutti insieme", registrato il 31 luglio 1971 e trasmesso dal secondo canale RAI il 23 settembre. Mia Martini prese parte al programma al fianco di Dik Dik, Premiata Forneria Marconi, Flora, Fauna e Cemento, Adriano Pappalardo e altri ancora e presentò Padre davvero (ma in playback). In questi due brani appare ai cori insieme agli altri ospiti della trasmissione. 




Termina qui la lunga cavalcata dedicata a Mimì Berté / Mia Martini "prima della collina". La storia artistica e personale di Mia Martini dal 1971 in poi sarà lunga e travagliata, densa di trionfi e di amarezze. Ma noi abbiamo imparato ad amarla e ad apprezzarla e il suo ricordo resterà indelebile.

Ciao piccola grande Donna... e a voi tutti buon ascolto.


Post by George

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