Ripubblichiamo questo post del 24 aprile per ricordare con affetto il grande Claudio Lolli, scomparso purtroppo il 17 agosto di quest'anno, con la stratosfera ancora in vacanza. R.I.P. Claudio
Claudio Lolli - 1977 - Disoccupate le strade dei sogni
TRACKLIST:
01. Alba meccanica
02. Incubo numero zero
03. La Socialdemocrazia
04. Analfabetizzazione
05. Attenzione
06. Canzone dell'amore e della precarietà
07. Canzone scritta sul muro
08. Autobiografia industriale
09. Da zero e dintorni
10. I giornali di marzo
FORMAZIONE:
Claudio Lolli - voce, chitarra
Piergiorgio Bonafé - sax soprano, sax tenore, flauto
Marcello Castellana - tastiere
Roberto Costa - trombone, basso elettrico
Bruno Mariani - chitarra elettrica, chitarra acustica e 12 corde
Adriano Pedini - batteria, percussioni
Era da tempo che volevo postare un lavoro di Claudio Lolli. Il ritrovamento di un suo concerto del lontano 1978 è stato la molla per pubblicare questo disco datato 1977, quinto album in ordine cronologico del cantautore bolognese. Parlare di Claudio Lolli significa parlare di canzone politica, significa ritornare a quel periodo oscuro degli anni di piombo, della lotta di classe, delle stragi, insomma quegli anni '70 che nel bene e nel male furono la colonna sonora della vita di molti di noi, chi ancora studente, chi già impegnato nel mondo del lavoro. Claudio Lolli, classe 1950, formatosi musicalmente e politicamente a Bologna (suonava anche lui nella celebre "Osteria delle Dame" al fianco di Francesco Guccini), dedicò tutti i suoi album degli anni '70 alla canzone politica e alla crisi dell'uomo tant'è che venne accostato alla corrente dell'esistenzialismo. "Disoccupate le strade dai sogni" è un album musicalmente difficile che - anche a seguito di una cattiva distribuzione - non ebbe il successo di quelli precedenti, specie se paragonato a "Ho visto anche degli zingari felici", dato alle stampe nel 1976. Il disco è essenzialmente dedicato ai fatti di Bologna dell'11 marzo 1977 dove, a seguito di scontri tra forze di polizia e militanti della sinistra extraparlamentare, venne ucciso lo studente Francesco Lorusso. Brani come Incubo numero zero, La socialdemocrazia e I giornali di marzo (con i testi ripresi dai quotidiani dell'epoca) sono carichi di tensione e di drammaticità.
«Gli uomini sono scesi a terra già in assetto da campagna,
prudenza delle forze dello Stato,
hanno replicato con lanci a ripetizione di candelotti lacrimogeni,
è stato centrato alla schiena cadendo immediatamente»
(da I giornali di marzo)
Il disco venne registrato nel mese di maggio negli studi "Ricordi" di Milano. I musicisti che parteciparono alla registrazione furono i componenti del gruppo prog bolognese Orchestra Njervudarov (già postati sulla Stratosfera). Qualche anno dopo Claudio Lolli reincise in nuove versioni alcune canzoni di questo disco: Incubo numero zero in "Nove pezzi facili" (1992), Analfabetizzazione e Canzone dell'amore o della precarietà in "Dalla parte del torto" (2000). Analfabetizzazione è stata anche inserita in una versione acustica nell'album dal vivo "La terra, la luna e l'abbondanza" del 2002. Claudio Lolli, tuttora attivo, continua a tenere concerti in giro per l'Italia. Il suo ultimo disco, "Lovesongs", risale al 2009.
Bonus CD - Bootleg: live in Caserta, 8 maggio 1978
TRACKLIST:
01. Alba meccanica
02. Incubo numero zero
03. La Socialdemocrazia
04. Analfabetizzazione
05. Attenzione
06. Canzone dell’amore o della precarietà
07. I giornali di marzo
08. Ho visto anche degli zingari felici
09. Piazza, bella piazza
10. Anna di Francia
11. Ho visto anche degli zingari felici (conclusione)
Tanto per non smentire il suo impegno politico e le sue simpatie per la sinistra extraparlamentare, ecco un bel concerto live registrato al Palazzetto dello Sport di Caserta, l'8 maggio 1978. L'occasione era una manifestazione spettacolo organizzata da Lotta Continua contro le carceri speciali. Nella prima parte del concerto (qui diviso in due file) viene riproposto in larga parte il disco "Disoccupate le strade dai sogni", mentre gli ultimi 20 minuti racchiudono quattro brani da "Ho visto anche degli zingari felici". La qualità della registrazione è più che dignitosa. Non vi sono indicazioni sui musicisti che accompagnano Claudio Lolli nel concerto, ma potrebbero essere benissimo i componenti dell'Orchestra Njervudarov.
Link Disoccupate le strade dai sogni
Link Live in Caserta 1978
Post by George