TRACKLIST:
01. Lester - 7:16
02. Meghiste Kinesis - 7:08
03. ScalaQuadro - 8:52
04. Gondwana - 8:11
05. Anexelenkton - 6:58
06. OM - 6:13
FORMAZIONE:
Giovanni Parmeggiani - tastiere
Marco Marzo - chitarra
Daniele Piccinini - basso
Cristian Franchi - batteria
Giorgio Trefiletti - sax in track 1
Fabio Berti - violino in tracks 2,3,4
Ho letto un po' di tutto su questo disco, prima prova in assoluto degli Accordo Dei Contrari. Chi lo stronca, considerandolo inutile, ripetitivo e privo di originalità, chi lo salva e lo difende valorizzandone le sonorità prog anni '70 che stanno alla base dei loro suoni e riconoscendo nel contempo quel tocco di originalità che il quartetto bolognese ha saputo innestare. Io propendo senza ombra di dubbio per la seconda ipotesi. Accordo Dei Contrari si connota per un jazz rock prog maturo, di ottima fattura, con profumi canterburiani, anche se le 6 tracce non provocano in noi quel "guizzo", quell'attrazione che ci infondevano i mostri sacri del passato. Soft Machine della metà degli anni '70, Hatfield & The North, Caravan, Mahavishnu Orchestra (ascoltate gli accordi di chitarra di Marco Marzo in "Lester" e mi direte) sono i grandi ispiratori del gruppo. Il disco, pubblicato nel 2007 dall'etichetta AltrOck, venne registrato dal vivo in studio il 17 e 20 giugno 2006. Le sovraincisioni di sax e violino e il mixaggio vennero effettuati tra ottobre e novembre 2006 nello Studio Loz di Bologna.
E ora tracciamo una breve biografia della band, così come ce la racconta la pagina di "Prog Archives" a loro dedicata. Accordo dei Contrari si formò nel 2001 a Bologna, concepito come veicolo per realizzare musica strumentale originale. Per tre anni lavorarono in trio con Cristian Franchi alla batteria, Giovanni Parmeggiani alle tastiere e Alessandro Pedrini alla chitarra. Nel 2003 entrò nella band Daniele Piccinini al basso, ma presto Alessandro Pedrini lasciò il gruppo. Divennero un quintetto nel gennaio 2004 con Daniele Piccinini al basso, Marco Marzo alla chitarra e Vladimiro Cantaluppi al violino, oltre ai restanti Franchi e Parmeggiani. Orfani di Cantaluppi, che abbandonò la band nel 2006, gli Accordo dei Contrari, nati per rifiutarsi di lavorare in quartetto, registrarono il loro primissimo lavoro in quattro e l'album `Kinesis' fu il risultato. Il disco fu acclamato dalla critica e vinse il Progaward come miglior album italiano di progressive rock nel 2007. Da lì in poi la band concentrò la propria attenzione sull'improvvisazione, sui poliritmi e sull'interazione musicale sul palco. Tra il 2008 e 2009 si esibirono in numerosi concerti sia in Italia che all'estero: AltrOck festival a Milano, Progrésiste a Verviers, Belgio; Cheese Prog festival a Strasburgo, Francia; Gong festival a Parma, Freakshow Artrock festival a Würzburg, Germania, giusto per citarne alcuni.
Gli Accordo avrebbero altresì dovuto suonare al prestigioso NEARfest 2011 a Bethlehem, USA, ma purtroppo questo non ebbe luogo. Nel 2011 vide però la luce il loro secondo album in studio, "Kublai", con un ospite d'eccezione, il celebre Richard Sinclair, uno dei grandi protagonisti della Canterbury Scene, Nel 2012 la band tenne il suo primo grande concerto all'estero in occasione del ProgDay 2012.
Accordo Dei Contrari - 2011 - Kublai
01. G.B. Evidence - 5:19
02. Arabesque - 12:32
03. Dark Magus - 9:00
04. L'ombra di un sogno (Shadow Of The Dream D4) - 6:55
05. Più limpida e chiara di ogni impressione vissuta, part I - 5:08
06. Battery Park - 6:37
Marco Marzo Maracas - guitar, oud
Giovanni Parmeggiani - Hammond organ, acoustic piano], electric piano, synthesizer Arp Odyssey, Minimoog
Daniele Piccinini - bass guitar
Cristian Franchi - drums
Guests:
Antonio "Cooper" Cupertino - percussions in track 4
Richard Sinclair - vocals & lyrics in track 4
Questo magnifico secondo album degli Accordo dei Contrari venne autoprodotto. Come già per la prova di esordio, "Kublai" venne registrato dal vivo in studio (Officine Meccaniche di Milano), con qualche piccola sovraincisione, dal 17 al 22 luglio 2010. L'amore e il debito per il Canterbury Sound si concretizza con la presenza di un mostro sacro quale Richard Sinclair, ex Caravan e Hatfield & The North (entrambi gruppi ispiratori della band bolognese). Sinclair fu anche presente sul palco in occasione di alcuni concerti live. Le basi gettate in "Kinesis" su questo disco si amplificano, regalandoci un suono di grande spessore degno delle migliori band britanniche. E questa volta "il guizzo" ci pervade, senza ombra di dubbio. Le radici nel prog sono quanto mai evidenti anche nella strumentazione utilizzata, basti vedere cosa suona Giovanni Parmeggiani, dal glorioso Hammond al Minimoog, transitando per l'Arp Odyssey, un giocattolino che ha contribuito alla grandezza di musicisti e gruppi quali Area, Brand X, Chick Corea, Jon Lord, Tangerine Dream, Kraftwerk e molti altri ancora.
Proseguendo con la biografia del gruppo, il 2014 portò il loro terzo album 'AdC', ulteriore esempio di grande jazz/fusion. Tra i vari concerti a cui presero parte, va ricordato il Crescendo Festival a Saint Palais sur Mer, in Francia). In trio, senza basso elettrico, si esibirono al Festival di Berchidda, organizzato dal trombettista Paolo Fresu. Nel frattempo, il bassista Daniele Piccinini lasciò la band nel settembre 2014. Nell'ottobre 2014 Accordo dei Contrari iniziò a lavorare su nuovi brani in trio, con Giovanni Parmeggiani alle tastiere, Cristian Franchi alla batteria e Marco Marzo alla chitarra elettrica. Nel gennaio 2016 tornarono ad essere un quartetto, con l'ingresso di Stefano Radaelli al sax contralto e baritono. Il disco del 2017, 'Violato Intatto', come da tradizione, venne registrato dal vivo tra il 16 e il 23 luglio 2016, con lo special guest Alessandro Bonetti (violinista dei Deus ex Machina) su una traccia. È un album a doppia lunghezza di ben 73 minuti, autoprodotto, considerato da molti l'apice del loro lavoro fino ad ora. Non avendolo ascoltato, non posso esprimere un giudizio, ma mi riprometto di acquisirlo quanto prima. Nel 2019 parteciparono nuovamente al ProgDay (vedi i due scatti sottostanti)
L'ultima prova discografica risale allo scorso anno (2021) e si intitola "UR", distribuito dalla Cuneiform Records parrebbe per il solo mercato statunitense. Ma non ne sono certo. E qui si conclude questo robusto post. Se volete ascoltarli dal vivo ricordo che sul Tubo sono pubblicati numerosi brani. Se qualcuno ha voglia di scaricarli e di raccoglierli potremmo pensare ad un bel post con gli Accordo Live. Colgo l'occasione per salutare e ringraziare l'amico Marco Osel che, a suo tempo, mi inviò i file di "Kinesis", che però possedevo già, insieme a "Kublai" e "AdC". Vi lascio con il consueto buon ascolto.
LINK Kinesis (2007)
LINK Kublai (2011)
Post by George