PREFAZIONE
I protagonisti di questo 76° capitolo della serie "Historic Bands Live in Italy" (prog e non) sono gli Uriah Heep, tra i gruppi che ho amato di più dalla notte dei tempi (e continuo imperterrito), passione condivisa con lo storico amico Robi, alias il Capitano. Anzi, dirò di più: lui si è fatto le ossa proprio curando un blog in lingua inglese dedicato alla grande band britannica, quel "Abominogjnrs Blog", abbandonato da anni ma con qualche link ancora attivo. Lo troverete nel blog roll sulla destra della home page. Era da tempo che volevo dedicare uno spazio agli UH ed è finalmente giunto il momento.
PARTE I - IL PRIMO TOUR ITALIANO DEL 1971
Gli Uriah Heep, forti del successo dei loro primi due album, "Very 'eavy...Very 'umble" (1970) e "Salisbury" (pubblicato nel febbraio 1971) scesero in Italia per la prima volta nel 1971. Nello stesso anno fecero tre diversi tour (o troppo o niente): il primo a giugno, il secondo ad agosto e il terzo a dicembre. Le pagine del settimanale "Ciao 2001", la nostra bibbia di allora, promossero il terzo passaggio, quello di dicembre (vedi immagine sottostante).
Come sempre le date e le località potevano essere imprecise anche perché allora la confusione regnava sovrana. Vediamo cosa è stato documentato e cosa no, rispetto a questo primo triplice tour italiano.
Iniziamo dalle date. La prima discesa avvenne tra il 5 e il 14 (forse 15) giugno. Queste le tappe riportate dalla gig list ufficiale degli UH:
5 giugno - Teatro Sociale, Brescia (con PFM open act)
6 giugno - Bobo 2000 Club, Modena (due show nello stesso giorno)
7 giugno - Teatro Brancaccio, Roma (con Quelle Strane Cose Che open act)
9 giugno . Palasport, Forlì (con PFM open act)
10 giugno - Palasport, Torino (due show - con i De De Lind open act nello show pomeridiano)
11 giugno - Milano (luogo non indicato)
13 giugno - Discoteca Taverna, Fiesso d'Artico (VE) (con PFM open act)
14 giugno - College Club, Torino (con PFM open act)
?? giugno (forse il 15) - Monza (luogo non indicato) (con PFM open act)
Attenzione perché lo show del 13 giugno, quello di Fiesso d'Artico (nei pressi di Venezia) risulta essere il solo documentato con registrazione audio. Purtroppo l'ho cercata per mari e monti senza alcun risultato. Forse qualche nostro lettore/frequentatore riuscirà a fornircela. La speranza è sempre l'ultima a morire. Volevo anche avvisarvi che girano alcune fake su questo primo tour. Addirittura vengono documentati con tanto di copertine (ripeto, trattasi di falsi) i concerti di Modena (6 giugno) e di Forlì (9 giugno). Ma andiamo avanti. Di seguito la set list proposta dalla band in questo primo round:
Bird Of Prey / Time To Live / Dreammare / Shadows Of Grief / Salisbury / Gypsy.
Ci tengo a precisare che le foto postate in questa sezione, relative al tour del 1971, provengono dallo show di Bologna del 29 dicembre (quelle in b/n, con Lee Kerslake alla batteria al posto di Ian Clark), mentre quelle a colori giungono dallo show di Rimini del 10 agosto.
Non contenti, gli UH vennero nuovamente in Italia per la classica tournée estiva nelle località balneari (con qualche eccezione) dal 1° al 16 agosto (ma non vi sono certezze) Queste le date:
3 agosto - Salone del Mare, Lignano Sabbiadoro
5 agosto - Dancing Buenos Aires, Castelletto Ticino (NO)
7 agosto - Riccione (luogo non indicato)
10 agosto - Karribe, Rimini (documentato con alcune foto)
15 agosto - Geo Club, San Mauro Mare
Le ultime tre tappe del tour non hanno data certa. Dopo San Mauro Mare il gruppo si esibì nella Locanda del Lupo a Miramare di Rimini, quindi nel Cavaluccio Marino a Camaiore, per concludere con un concerto a Senigallia. Nessuno di questi show risulterebbe documentato da registrazione audio.
Ancora in Italia per un terzo tour, questa volta più breve, gli Uriah Heep fecero solo quattro tappe, dal 28 al 31 dicembre, ovvero:
28 dicembre - Dancing Paradiso, Trieste (documentato da registrazione audio)
29 dicembre - Palasport, Bologna (con Acqua Fragile open act) (documentato da foto)
30 dicembre - Nautilus, Cardano al Campo (VA)
31 dicembre - Palasport, Torino
Questa la nuova set list presentata:
Bird Of Prey / I Wanna Be Free / July Morning / Why / Tears In My Eyes / Look At Yourself / Gypsy
Quel poco che ho recuperato di questo primo tour sono solo due soli brani, quello di apertura e quello di chiusura dello show di Trieste del 28 dicembre. Nessuna fake, ve lo assicuro, le due tracce sono assolutamente autentiche. Ascoltatele e scoprirete il perché. Questa la line up: David Byron (voce), Mick Box (chitarra), Ken Hensley (tastiere), Mark Clarke (basso), Lee Kerslake (batteria). Ecco la foto ufficiale di questa formazione attiva dal novembre 1971 al febbraio 1972.
Faccio dunque appello a tutti gli amici della Stratosfera (e ai loro amici e agli amici degli amici) per recupere lo show integrale.
Uriah Heep - Dancing Paradiso, Trieste, 28.12.1971
01. Bird of Prey
02. Gypsy
PARTE II - IL SECONDO TOUR ITALIANO DEL 1980
Bisognerà attendere il 1980 per vedere nuovamente gli Uriah Heep in Italia, causa il fatto - come ben sappiamo - che il nostro Paese, per quasi un decennio, venne bandita dai tour internazionali dei grandi artisti stranieri, salvo qualche rarissima eccezione, in quanto "meta pericolosa". Nel frattempo il gruppo aveva ottenuto un successo mondiale con album storici quali "Look At Yourself", "Demons and Wizards", "The Magician's Birthday", "Sweet Freedom", "Wonderwall", fino ad arrivare a "Conquest" del 1980 e al conseguente tour promozionale che vide coinvolto anche il Belpaese. Anche la formazione subì profondi rimaneggiamenti nel corso del tempo: conclusa la grande stagione di David Byron, cantanti, bassisti, batteristi si susseguirono senza sosta, fermo restando (sempre in riferimento al 1980) lo zoccolo duro composto da Mick Box (unico membro storico ancora presente nell'ultima incarnazione degli UH) e Ken Hensley. Purtroppo la storia degli Uriah Heep è anche costellata di lutti; David Byron scomaprve nel 1985, Ken Hensley e Lee Kerslake nel 2020, Trevor Bolder nel 2013, John Wetton nel 2017. E non sono tutti, Basta, mi fermo qui per evitare una crisi di malinconia.
La formazione che suonò in Italia nel 1980 era composta da Mick Box, Trevor Bolder, Ken Hensley, Chris Slade e dal nuovo cantante e front man John Sloman. Questa formazione rimase tale dal novembre 1979 al maggio 1980.
Queste le date del "Conquest Tour" italiano nel 1980 che potremmo definire "il tour dei palasport":
23 maggio - Palasport, Torino (documentato da registrazione audio)
24 maggio - Palasport, Cantù
25 maggio - Palasport, Brescia (documentato da registrazione audio)
26 maggio - Palasport, Udine (documentato da foto)
27 maggio - Palasport, Bologna (con L'Assoluto Naturale) (documentato da registrazione audio)
28 maggio - Palasport, Bolzano
30 maggio - Palasport, Pesaro
31 maggio - Club Quasar, Perugia
Era stato infine programmato uno show al parco del Castello Sforzesco di Milano che venne annullato per black out dell'energia elettrica.
Da quanto sopra indicato si evince che i concerti con registrazione audio sono tre. Io sono in possesso di due soli concerti, quello di Torino (23 maggio) e quello di Brescia (25 maggio). Nonostante le ricerche, non sono riuscito a reperire la registrazione dello show di Bologna. Poi, chissà che non esistano altre testimonianze sonore o fotografiche di questo lungo tour. Lascio a voi cercare nei vostri archivi.
With a little help from my friends...
Uriah Heep - Palasport, Torino - 23 maggio 1980
TRACKLIST CD 1:
01. Introduction / Stealin'
02. Look At Yourself
03. Free 'N' Easy
04. No Return
05 The Wizard
06. July Morning
TRACKLIST CD 2:
01. Won't Have To Wait To Long (incl. bass & drum solo)
02. Carry On
03. Feelings
04. Sweet Lorraine (incl. guitar solo)
05. Easy Livin'
encore
06. Do You Feel Alright (Ken Hensley solo)
07. Gypsy
08. Suicidal Man
LINE UP
Mick Box - guitars
John Sloman - vocals
Ken Hensley - keyboards
Chris Slade - drums
Trever Bolder - bass
Il concerto nella memoria di uno spettatore
Circolano almeno due o tre diverse registrazioni di questa prima tappa del tour italiano, tra le quali la mia, visto che ero presente al concerto col mio fedele registratore Philips. Ricordo l'atmosfera festosa e tutto sommata rilassata all'interno del Palasport gremito da migliaia di ragazzi. Sentire e vedere dal vivo gli Uriah Heep per la prima volta era per me e il mio gruppo di amici un evento troppo goloso, da non perdere assolutamente. Parte l'introduzione, lo speaker annuncia la band, si accendono le luci e il basso martellante di Trevor Bolder apre le danze con "Stealin". John Sloman è veramente bravo, nulla da dire. Il mitico Mick Box ci regala il primo grande assolo di chitarra. Il pubblico è già in delirio, Tutti in piedi a ballare (con grande incazzatura di quelli nelle retrovie). Non fai in tempo a respirare che, senza soluzione di continuità, arriva "Look At Yourself". Altro grande assolo di Mick Box con le luci che nel finale ruotano sul pubblico, mentre Sloman ripete il refrain come un mantra in un crescendo vertiginoso. Delirio.
Gli Uriah Heep non ti deludono mai. Provo ancora una forte emozione nel ricordare quella serata, anche se la memoria comincia a sbiadire. "Free An 'Easy", da "Innocent Victim" del 1977, viene proposta a velocità supersonica. John Sloman è in piena forma. "No Return", tratta da "Conquest", non entusiasma più di tanto, Tutti noi siamo in attesa di ascoltare i brani storici, in particolare quelli della "Byron Era". Ed eccoci accontentati. L'arpeggio iniziale è inconfondibile. Arriva il capolavoro "The Wizard", brano di punta di "Demons and Wizards" del 1972. L'entusiasmo è alle stelle. Non ci siamo ancora ripresi che l'organo di Ken Hensley introduce "July Morning". Da brivido. Hensley ci regala ancora un grande assolo nella parte centrale e John Sloman raggiunge note altissime che non ci fanno rimpiangere i vocalist del passato. Il finale, con la lunga coda, è tutto nelle mani di Mick Box e Ken Hensley. Siamo semplicemente estasiati.
Seguono tre brani dal nuovo album "Conquest" che, in qualche modo subiamo con scarsa partecipazione, per le ragioni già ricordate. "Won't Have To Wait To Long" include due assoli ad opera del basista Trevor Bolder e del batterista Chris Slade. Devo ammettere che questi assoli a volte sono un po' noiosi, prova ne è che non tutto il pubblico li gradisce, specie quello di batteria. Terminate "Carry On" e "Feelings", che sicuramente non scatenano l'entusiasmo del folto pubblico, occorre che la band rialzi il tono che si è un po' "ammosciato". Bisogna riportarsi sui binari dei grandi "classici" del passato. Ecco arrivare "Sweet Lorraine", da "The Magicians Birthday" del 1972, con Mick Box che ci regala un altro grande assolo di chitarra nella sezione centrale del brano.
Si prosegue con "Easy Livin'", ancora da "Demons and Wizards" del 1973 in una versione mozzafiato che chiude un grande concerto. "Arrivederci" dice John Sloman, ma c'è ancora tempo per i bis. Il pubblico richiama a gran voce la band che non si fa attendere più di tanto. L'organo di Ken Hensley è il protagonista di "Do You Feel Alright", una composizione del solo Hensley, presentata in anteprima nel "Conquest Tour" e inclusa poi nel suo disco solista del 1981 "Free Spirit". Atmosfere in perfetto stile Tangerine Dream. Una vera sorpresa. Già che ci siamo Ken coglie l'occasione per introdurre "Gypsy", un brano epico, sicuramente quello che connota da sempre gli UH, immancabile in ogni loro show. John Sloman ha ancora voce da vendere e Ken Hensley ci fa impazzire con le sue tastiere. Pensavamo di essere giunti alla fine, ma ecco che arriva l'ultima sorpresa: "Suicidal Man" (da "Wonderworld" del 1974) va a chiudere definitivamente lo show. Il pubblico rivolge il giusto riconoscimento alla band chiedendo un altro bis, ma com'era immaginabile ciò non accade. Non importa, quello che abbiamo visto e ascoltato sappiamo che rimarrà a lungo nei nostri cuori e nelle nostre memorie. Saliamo in macchina per tornare a casa. Si riaccende il registratore e si parte con il riascolto del concerto. E' bello rivivere e commentare insieme il momento magico che abbiamo appena vissuto.
Prima di passare al secondo concerto di questo tour, italiano voglio ricordare che le cover (front e back) di entrambi i concerti le ho tratte dal sito citato in premessa, quel "Abominogjnrs Blog" che vide Robi come protagonista. La qualità della registrazione del concerto di Torino è discreta, forse leggermente inferiore come qualità a quella del concerto di Brescia. Le immagini a corredo del concerto di Torino provengono invece dallo show di Udine del 26 maggio. Tutto ciò detto andiamo avanti con la musica.
Uriah Heep - Palasport, Brescia - 25 maggio 1980
TRACKLIST CD 1:
01. Stealin'
02. Look at Yourself
03. Free 'N' Easy
04. No Return
05. The Wizard
06. July Morning
TRACKLIST CD 2:
01. Won't Have To Wait Too Long (incl. bass solo and drums solo - cut at the end)
02. Carry On
03. Feeling
04. Sweet Lorraine (incl. guitar solo)
05. Easy Livin'
encore
06. Do You Feel Alright (Ken Hensley solo)
07. Gypsy / Outro
Due giorno dopo il trionfale debutto a Torino, gli Uriah Heep si presentano sul palco del Palasport di Brescia per un altro incandescente concerto. Qui non c'ero, per cui non ve lo posso raccontare. La line up ovviamente è sempre la stessa così come la scaletta (tranne il secondo bis). Anche gli assoli di basso e batteria in "Won't Have" non cambiano. Il lungo assolo di batteria viene accolto, tanto per cambiare, in modo alterno dal pubblico di Brescia tra applausi inziali e qualche fischio finale. Peccato (o forse no) per il taglio nella sezione conclusiva. Il concerto si apre anche in questo caso con il basso potente di Trevor Bolder ad introdurre "Stealin'", con qualche colpo di gong in sottofondo. Decisamente più lungo e variegato l'assolo di chitarra di Mick Box in "Sweet Lorraine". Conclusa "Easy Livin'" il pubblico richiama a gran vece la band (l'immancabile "fuori, fuori") sul palco per il classico bis. Anche qui arriva "Gypsy". preceduta da "Do You Feel Alright" di Ken Hensley alle prese con le sue tastiere. Gli UH salutano definitivamente il pubblico, Niente "Suicidal Man" per questa sera (o forse più semplicemente non è stato registrato).
Le immagini postate qui sotto sono tratte dal "Conquest Tour" europeo. La registrazione, tutto sommato, pur essendo un audience, è di buona qualità.
POST-FAZIONE
Mi auguro che questo lungo viaggio attraverso i primi due tour italiani degli Uriah Heep vi sia piaciuto. E' una pagina di storia musicale che ho tenuto forse troppo tempo nel cassetto. Poi, casualmente, ti capita tra le mani un disco o ascolti un brano alla radio ed ecco giungere l'ispirazione e la voglia di scrivere, di ricercare immagini, suoni, informazioni da riporre in un post. Forse sono stato un po' troppo prolisso, e me ne scuso, ma ho cercato di essere esaustivo quanto più possibile. A molti, ne sono certo, farà piacere rivivere questi momenti e ripercorrere questa splendida epopea musicale. Personalmente ho provato una forte emozione nel rivivere la serata del concerto, riascoltando nota dopo nota, anche se a più di 40 anni di distanza non è stato facilissimo. Ho lanciato alcuni "appelli" all'interno di questa pagina per verificare se esistono altre registrazioni live degli Uriah Heep legate a questi due tour, in particolare lo show di Trieste del 1971 e quello di Bologna del 1980, in modo tale da integrare questa pubblicazione. Niente fake, mi raccomando, Solo materiale autentico da voi "certificato". Con questo vi ringrazio per avermi seguito fin qui e vi auguro buona lettura e buon ascolto. Di seguito gli ultimi scatti del tour italiano del 1980.
LINK - Torino 1980
LINK - Brescia 1980
Post by George