TRACKLIST:
Acoustic Side
01. Dark Road Blues – 3:10
02. Prison Bound Blues – 4:20
03. Knocking Myself Out – 4:30
04. Gonna Need Somebody on Your Bond – 4:34
Electrici Side
05. Shake, Rattle & Roll – 4:10
06. Five Long Years – 4:38
07. Don't You Lie to Me – 4:16
08. Junkie Blues – 4:00
Bonus Tracks
09. Mean Mistreater
10. Shake, Rattle and Roll (duos)
LINE UP
Mike Bloomfield - guitar (tracks 3, 4, 5, 6, 7 & 8)
Mike Bloomfield - piano (tracks 1 & 2)
Mike Bloomfield - vocals (tracks 3 & 4)
Woody Harris - guitar (tracks 3 & 4)
Margaret Edmondson - cello (tracks 3 & 4)
Fabio Treves - harmonica (tracks 5, 6, 7 & 8)
Claudio Bazzari - slide guitar (tracks 5, 6, 7 & 8)
Chuck Fryers - guitar (tracks 5, 6, 7 & 8)
Silvano Borgatta - piano (tracks 5, 6, 7 & 8)
Tino Cappelletti - bass (tracks 5, 6, 7 & 8)
Dave Baker - drums (tracks 5, 6, 7 & 8)
Breve premessa by George
Il mio sodale amico Frank-One, oltre a possedere tutto e anche di più (qualunque disco lui ce l'ha) è una miniera di informazioni e di conoscenze di cui ben sappiamo ed è una persona attenta alle date e alle celebrazioni, come nel caso in questione. Ben vengano dischi di questo calibro e di questo livello sulla Stratosfera. Mike Bloomfield, uno dei miei miti, classe 1943, se ne è andato a soli 38 anni, lasciandosi alle spalle una carriera invidiabile costellata di grandi capolavori.
Voglio quindi ringraziare di cuore Frank-One per avere condiviso con noi questo gioiellino che ho avito il piacere di pubblicare sul nostro blog, nel rispetto della data del 15 febbraio 2021. Grazie amico mio.
Recensione by Frank-One
Con grande emozione mi accingo a regalarvi questo “Live in Italy” uscito come Long Playing nel 1981 a nome Mike Bloomfield, non fosse altro perché questo “strano” lavoro che reca come numero di etichetta nientemeno che 0001 per la Mama Barley Records, vede nel side B, il lato elettrico, la presenza di un nostro caro amico, il mio Bluesbrother Fabio “Puma di Lambrate” Treves e la sua Treves Blues Band. Ma il motivo principale della mia emozione è che l’amico George con grande sacrificio (nota di George: non è vero! L'ho fatto con immenso piacere) è riuscito a pubblicare questo lavoro proprio nel quarantesimo anniversario della scomparsa del grande chitarrista, e vedremo non solo chitarrista, nato a Chicago solo 38 anni prima, e scomparso a San Francisco appunto il 15 febbraio 1981.
Strano disco questo che presentiamo, registrato live al Palasport di Torino il 15/9/1980 e in Castel D’Azzano (Verona) il 14/9/1980 per quanto riguarda il lato A definito "Acoustic Side", dove Bloomfield si accompagna con Margaret Edmonson e Woody Harris. Il lato B, "Electric Side", invece, è stato registrato successivamente con la Treves Blues Band, T.B.B. che vedeva la seguente formazione:
Fabio Treves, armonica – Dave Baker, batteria – Silvano Borgatta, piano – Claudio Bazzari, chitarra slide – Chuck Fryers, chitarra – Tino Cappelletti, basso.
Ma ecco la prima sorpresa: invece di cercare di descrivere il momento e l’album con mie parole, che probabilmente mai potrebbero essere all’altezza, mi permetto di donarvi le parole che Fabione, il mio fratello Fabione, ha voluto pubblicare sulla sua pagina Facebook per l’occasione:
“ Il Blues del lunedì #17 - Nella lunga storia del Blues c’è stato un chitarrista bianco incredibilmente apprezzato ed amato dalla grande comunità nera dei musicisti dell’area acustica ed elettrica: MICHAEL BLOOMFIELD. Io cominciai a conoscerlo nella metà degli anni sessanta, quando suonava nella strepitosa band dell’armonicista Paul Butterfield. Era lui che suonava la chitarra quando la band accompagnò Bob Dylan nella sua prima storica performance elettrica al Festival di Newport del 1965. E fu lui nel 1968 ad entrare nell’Olimpo dei dischi più famosi con l’album “Super Session” inciso insieme ad altri due mostri sacri come Al Kooper e Stephen Stills. Mike era amico di tantissimi bluesmen del passato ed aiutò economicamente alcuni di loro in momenti difficili della loro vita. Nel 1980 arrivò a Milano per esibirsi al Teatro Tenda di Lampugnano. Inutile dire che mi presentai alle prove del suono del pomeriggio per scattare qualche foto e per cercare il modo di conoscerlo. Lui quando mi vide si bloccò di colpo, mi chiese se fossi un musicista e mi disse che gli ricordavo il suo amico Paul Butterfield… Quando gli risposi che Butterfield era un mio mito e che suonacchiavo anch’io l’armonica, si mise a ridere ed esclamò: “Dai, allora fammi sentire cosa sai fare e nel caso ti chiamo sul palco…”. Accennai qualche giro di blues e dopo pochi secondi lui mi fermò e mi abbracciò come un vecchio amico. “Ok, ci vediamo stasera”. Quella sera Mike suonò il piano nella prima parte del concerto e la chitarra acustica nel secondo set, accompagnato da altri due grandi musicisti: Margaret Edmonson e Woody Harris. Io pensavo che sarei stato suo ospite per un solo brano, ma dopo il brano Bloomfield si alzò, venne ad abbracciarmi e mi disse di restare e di continuare a suonare, e così con mio grande piacere rimasi sul palco per un bel po’. Dopo il concerto, quando Mike seppe che avevo una band elettrica si entusiasmò a tal punto che propose a me e al promoter di quel tour, l’amico Claudio Trotta, di registrare un vinile live durante il concerto a Torino, dove si sarebbe esibito pochi giorni dopo. Accettai subito la sua proposta e così fu registrato un ellepi a cui sono molto legato. Sapete, credo di non aver mai conosciuto un bluesman più gentile, sensibile e bravo come il caro Mike. Mi manca la sua risata contagiosa e mi mancano i suoi aneddoti nel backstage sulle leggende del blues che aveva riscoperto e fatto suonare in importanti Festival… La foto che vedete (di Guido Harari, da una pagina della storica rivista “Ciao 2001”) è uno dei ricordi più cari che ancora oggi, dopo 40 anni dalla sua scomparsa, mi emoziona fino a farmi piangere… “ #ilbluesdellunedi
Dopo queste parole io non credo di dover aggiungere altro, se non poche note sulle 2 bonus tracks che troverete in fondo agli 8 brani dell’album. Il pezzo n.9 è Mean Mistreater, un brano di un certo Morganfield, un musicista che faceva uscire le sue note da quelle...ACQUE FANGOSE e che qui vede Fabio e Mike insieme, pubblicato nell’album della T.B.B. “Bluesfriends” del 2004, un album dove Fabio suona con tanti amici, cito Chuck Leavell, Paolo Bonfanti, Willy Deville, Roy Rogers, John Popper e molti altri. Insomma un lavoro assolutamente da scoprire per chi non lo conoscesse.
Per quanto riguarda il brano conclusivo concedetemi una piccola, 2 minuti non di più, autocelebrazione. Fabio il 9 novembre del 2008 era ospite del mitico Roberto Caselli; i due avevano scritto nel 1989 il libro "Blues Express", nella trasmissione CANZONI a Radio Popolare. Potete ben immaginare quando Fabio mi telefonò dicendo: “Uè Frank, domenica sono ospite da Roberto, se ci sei mi fa davvero piacere”. Telefonata di prassi per correttezza a Roberto, che ovviamente nulla ebbe da obiettare, ed eccomi lì, felice di essere al fianco di due miti: di Fabio Treves ben sapete, e Roberto Caselli autore di decine di libri (100 dischi ideali per capire il Blues, Storia della canzone italiana, La storia del blues, La storia del rock in Italia…..solo per citarne alcuni), insomma vi basti una foto per comprendere tutta la mia felicità. Fabio in quell’occasione portò anche un incisione di Shake, Rattle & Roll, il brano numero 10, suonata al piano da Bloomfield e accompagnato solo dalla sua armonica. Esiste anche un video dell’evento che potete trovare sul Tubo nel TrevesBluesChannel (qui). Fabio nell’occasione, dopo aver dato la voce al cialtrone che vi scrive, raccontava storie e aneddoti su quel fantastico incontro.
Un’ultima annotazione: quando si comprano dischi usati, come quello di oggi, a volte si trovano all’interno gadget o memorabilia vari: ed io ho avuto la fortuna di trovare la brochure che vi allego con in prima di copertina la pubblicità dei concerti di Mike Bloomfield che si sarebbero tenuti, le due pagine interne con una bella biografia del musicista americano, e in quarta una discografia scelta di Bloomfield e i futuri progetti della Barley Arts Production.
E’ tutto, permettetemi di dire che sono molto fiero di questo lavoro, lasciatemi ringraziare l’amico George che ha dovuto condannarsi ai lavori forzati per pubblicare tutto in tempo. Lasciatemi salutare i miei amici FABIO TREVES e ROBERTO CASELLI per tutte le good vibrations regalateci, e a voi i più cari auguri di buon ascolto e che la vita vi sia amica.
Post By George - Words & Music by Frank-One