AA.VV. - Blues, Rock and Country Things - Live in Milan - 1979 (vinyl)

 

TRACKLIST:
01. Roger Belloni - Two Long Years   3:11
02. Acapulco Gold - Genesis   3:50
03. Acapulco Gold - Non Smokers Liberation Front Anthem   3:18
04. Roger Belloni - First Time I Met The Blues   3:20
05. Acapulco Gold - Don't Bogart Me   3:10 / Golden Slippers   2:33
06. Treves Blues Band - Stress Blues   7:35
07. Botti Band - My Woman Is A Sex Machine   4:40
08. Cacao - Pakistan Bar   8:20

Innanzitutto buon 2021 a tutti. La Stratosfera riapre i battenti agli inizi del nuovo anno. In questa nevosa (almeno qui ad Aosta) e triste giornata di "reclusione" in zona rossa, non c'è nulla di meglio del buon vecchio e sano blues per rinfrancare lo spirito. Avevamo già fatto cenno a questo disco in occasione del post n. 2 dedicato ai Cacao, contenente tre inediti su compilation inviati dal grande Frank-One, che ritroverete qui. Anche questo disco, pubblicato nel 1979 dalla Spaghetti Records e mai ristampato, proviene dagli immensi archivi di Frank-One. Caro amico, prima o poi vorremmo vedere qualche foto della tua collezione di vinili. Veniamo al nostro disco. I protagonisti sono, nell'ordine, Roger Belloni, gli Acapulco Gold, la Treves Blues Band, la Botti Band e, per finire, i Cacao con "Pakistan Bar" già pubblicata nel post sopracitato. A parte la Treves Blues Band che ci regala uno splendido inedito dal titolo "Stress Blues", gli altri gruppi e/o musicisti sono noti solamente nei circuiti blues e jazz. 


Iniziamo da Roger Belloni, milanese di origine, un chitarrista che si è fatto le ossa suonando nei club di Cambridge per poi approdare, a soli 19 anni, al prestigioso Folk Festival locale. Ha poi gestito un suo club in Italia ed è stato in tournée in tutta Europa fino a quando, nel corso di un impegno al Jazzland di Vienna, ha conosciuto il bluesman John Jackson che lo ha invitato negli Stati Uniti. La sua carriera è costellata di esibizioni nei club, nelle radio e nelle Tv di Italia, Messico e Svizzera, oltre che negli States. Piccolo particolare: Roger è stato selezionato dall’esperto di blues Steve La Vere (biografo di Robert Johnson) per aprire il primo Black Music Festival di San Diego e dal collezionista di dischi Lou Curtiss per tenere un workshop di chitarra con Sam Chatmon, fratellastro del leggendario Charlie Patton. Nei quasi 20 anni del suo soggiorno negli Stati Uniti, Roger è stato principalmente influenzato dal chitarrista Bill Bryant del North Carolina, allievo di Blind Boy Fuller e si è anche avventurato nel linguaggio del jazz, suonando con musicisti del calibro di Jimmie Noone, Jr. e del grande sassofonista Eugene Porter. Nel disco "Blues, Rock and Country Thing" appare con due brani, "Two Long Years" e la classica "First Time I Met The Blues", proposta da numerosi gruppi blues e bluesmen, tra  cui Chicken Shak e Buddy Guy.

Roger Belloni

Altri protagonisti dell'album sono gli Acapulco Gold (nome preso in prestito da una varietà di marijuana), un quartetto composto da Carlo Montoli alla chitarra acustica e al mandolino, Roberto G. Colombo alla voce e pedal steel (da non confondere con il Roberto Colombo di "Sfogatevi bestie" e "Botte da orbi"), Massimo Mariani alla voce e chitarra acustica e Carlo Panzalis al doppio basso. Quest'ultimo è considerato tra i migliori bassisti non professionisti con alle spalle quasi 30 anni di performance dal vivo.  Lo troveremo anche come componente del Progressive Jazz Quartet insieme a Luigi Tognoli al sax tenore, Alberto Minetti alle tastiere e Luca Colombo alla batteria. 
Il gruppo ci regala una bella versione acustica di "Genesis" di Jorma Kaukonen (la versione originale apparve su "Quah", disco realizzato da Jorma nel 1974 in collaborazione con Tom Hobson; il brano venne poi ripreso dagli Hot Tuna nel corso dei concerti live), "Non Smokers Liberation Front Anthem" e "Don't Bogart Me", quest'ultima dei Fraternity of Man", inclusa nella colonna sonora del film "Easy Rider". Segue a ruota il traditional "Golden Slippers"

Carlo Panzalis

Roberto G. Colombo

La Treves Blues Band, capitanata dal grande Fabio Treves, non necessita di presentazioni. Come mi ha raccomandato di scrivere l'amico Frank-One, "Stress Blues" è un brano inedito, che appare solo su questa compilation. Troviamo infine la Botti Band, guidata dal chitarrista Mario Botti. Al suo fianco Massimo Meazza alla chitarra acustica e voce, Tiziano Tononi alla batteria, Franco Cristaldi al basso e altri due chitarristi (chitarra elettrica), Patrizio Ricci e Angelo Turotti. Il brano presentato (un nome un programma) composto da Meazza, si intitola "My Woman Is A Sex Machine". 
Ultima annotazione, prima di concludere: il disco, come recitano le note di copertina, è stato registrato dal vivo al Ciak di Milano nel 1979. E con questo, dopo aver ringraziato ancora una volta Frank-One, vi lascio all'ascolto dell'album. 

Fabio Treves


Post by George - Music by Frank-One

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